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Benevento| Crisi politica, Mastella ispira il valzer delle supposizioni

Benevento| Crisi politica, Mastella ispira il valzer delle supposizioni

4 Febbraio 2020 | by Enzo Colarusso
Benevento| Crisi politica, Mastella ispira il valzer delle supposizioni
Politica
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Palazzo Mosti e un vuoto quasi spettrale. Col sindaco, presumibilmente alibi, è cominciato il countdown verso quella data del 22 febbraio entro la quale Mastella, di cui visti i tempi ometteremo prudentemente l’epiteto, dovrà stabilire se dare seguito oppure no alle sue intenzioni.

Certo che il sindaco dimissionario ha inaugurato una stagione politica davvero inedita. Si dimette a scopo preventivo presagendo che sul bilancio non avrebbe ottenuto la maggioranza eppure, da più parti, si fa a gara nell’assicurargli il numero legale, si infittiscono gli intrecci a sostegno della genuinità degli intenti, anche da Mosè Principe si fa professione di lealtà. Tutto inutile. Mastella annusa l’aria e rompre gli indugi. La città è senza guida ma la realpolitik è salva. E allora spazio alle dietrologie. Pontieri a lavoro. I fronti aperti sono almeno tre. Nell’attesa che si comprenda cosa vogliano fare Lega e Fratelli d’Italia, se cioè vogliano estendere l’asse della coalizione regionale anche a Benevento, ma per il momento sembrerebbe di no, gli sherpa del sindaco lavorano per capire se ci sono margini per garantire una maggioranza capace di tenere e di assicurare tutte quelle cose che tanto stanno a cuore e mettono agitazione tra gli epigoni: pics, bando periferie ed altri succosi investimenti materializzatisi tutti in blocco di recente. In secundis l’ormai famoso “patto di fine mandato”, un sodalizio politico che prevederebbe il passo indietro di tutti, una base politica su cui Mastella potrebbe anche pensare di impostare il prossimo anno e mezzo a Palazzo. E’ tuttavia un rischio, visto che a dare vita a questo patto sarebbero gli stessi soggetti apostrofati in modo pesantissmo proprio da lui e ai quali dovrebbe conferire fiducia. Il terzo fronte è quello antico dell’abboccamento col PD, che suscita ilarità in Del Basso De Caro, sempre sprezzante, almeno a parole, ma che risulta un’alternativa sempre valida.

Da Corso Garibaldi s’affannano a chiudere ad ogni “stravaganza” e a chiedere il Consiglio chiarificatore ma parrebbe che il sindaco dimissionario sia ricorso addirittura al Nazzareno baipassando tutti. Tirando le somme. Voto anticipato, con tutti i rischi che ne conseguono, anche per Mastella, patto di fine consiliatura che farebbe piacere e molto a parecchi dei suoi, quelli fedelissimi, anche in vista di una possibile gara alla successione l’anno prossimo, sempre che il Nostro non li freghi tutti sul tempo e raddoppi, e occhio alle Regionali, anche in chiave locale, agone nel quale da Ceppaloni si fa comprendere come il gruzzolo, che indiscutibilmente si vanta, possa essere assai volatile a seconda di come si mettano le cose. E allora situazione in continuo divenire. Meno 18 all’alba.

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