Ida Santanelli e la questione politica beneventana. La rappresentante di Fratelli d’Italia, sempre più lontana dal partito di cui è stata da sempre “battitore libero” affronta il tema della crisi politica a Palazzo Mosti e l’imminente decisione di Mastella di dimettersi per andare a votare in primavera. Per la Santanelli “la città da giorni è ostaggio dello psicodramma politico che si consuma tra la Rocca dei Rettori e Palazzo Mosti. E’ dalla Provincia, infatti, che è partita la crisi amministrativa che poi si è propagata al Comune, certificando lo scarso senso delle istituzioni di alcuni politici più dediti al ricatto, per il proprio tornaconto personale, che a garantire una proficua stabilità amministrativa. Questo è quello che si evince anche dalle dichiarazioni che lo stesso Mastella ha rilasciato a Il Fatto Quotidiano, suscitando sconcerto non solo per l’inquietante quadro che emerge della sua classe dirigente(?!) ma perché ci si chiede come mai un Sindaco, ex Ministro della Giustizia, decida di raccontarlo ad un giornalista, per quanto serio come Antonello Caporale, e non alla Procura della Repubblica. Da tempo ho invitato il centrodestra ad organizzare un confronto costruttivo, tanto da promuovere un “ Focus sulla città” con alcune associazioni e ordini professionali. A differenza di altri, non ho mai pensato che Mastella potesse incarnare il leader di un centrodestra rifondato, non rappresentandone lo slancio innovativo e la volontà di modernizzazione. Il Sindaco, perennemente impegnato in campagne elettorali e comparsate televisive, avrebbe dovuto garantire l’efficacia, l’efficienza e l’economicità dei servizi erogati ai beneventani. Far crescere la città, valorizzare il ruolo di capoluogo di provincia, rendendolo attore propulsore dello sviluppo della rete dei comuni sanniti. Invece, ha intessuto una rete di amici amministratori e utili idioti che gli hanno consentito di conquistare anche il governo della Provincia attraverso il suo candidato Antonio Di Maria. Il risultato drammatico è sotto gli occhi di tutti: quando manca cultura politica e amministrativa e l’unico collante è il potere, non una visione strategica, si oscilla tra immobilismo e fibrillazioni continue, danneggiando ulteriormente le già precarie condizioni socio economiche della nostra comunità. Innanzi tutto da militante della destra sannita e di Fratelli di Italia seguo Giorgia Meloni che con passione e coerenza sta guidando il partito verso un innovativo percorso di rottura rispetto a vecchi metodi che, a maggior ragione in un Comune dissestato come Benevento non è pensabile restaurare. Apprezzando le istanze di rinnovamento del Coordinamento Cittadino della Lega, propongo a tutti gli attori del centrodestra di costituire una cabina di regia per convocare gli stati generali allargati oltre che a tutti gli amministratori, i militanti, i simpatizzanti anche ai movimenti, alle associazioni civiche e di categoria ecc..
Il popolo di centrodestra, con il quale ci siamo ritrovati a Roma, a Piazza San Giovanni, lo scorso ottobre, merita di essere rappresentato da una classe dirigente competitiva per serietà e qualità.
A Benevento abbiamo il divere di costruire una grande alleanza valoriale, culturale e sociale, mettendo in campo le migliori energie e individuando progetti sostenibili di cui solo un candidato Sindaco di alto profilo potrà farsi portatore”.