Nel giorno di Mattarella, Mastella ribadisce alla stampa amica le sue intenzioni di dimettersi domenica prossima 2 febbraio. Nei confronti degli altri il quasi ex sindaco non ha ritenuto di rilasciare dichiarazioni, per la verità afflitto da raucedine. Ma l’afonia non gli ha impedito di esprimersi a dovere. Legittima la sua scelta, molto meno dal punto di vista dell’aplomb che dovrebbe permearlo nella sua funzione. Al di la di questo la novità del giorno risiede nella prossima pubblicazione, su iniziativa del presidente del Consiglio comunale De Minico, dei redditi di consiglieri ed assessori giovedi prossimo.
De Minico permettendo appare un nuovo colpo di maglio del sindaco nei confronti di coloro nei confronti dei quali, senza mai fare i nomi, ha espresso considerazioni assai po0co lusinghiere. De Minico asserisce che sia una sua libera iniziativa ma le perplessità sono più che plausibili. Mastella, sebbene rauco, ha accolto il Capo dello Stato prendendeosi il merito di avere convinto Mattarella a venire, sia pure per poco più di due ore, in città, una città ostaggio delle decisioni del sindaco che tiene sulla corda tutti, dai diretti interessati alla stampa che fa fatica a comprendere cosa realmente abbia intenzione di fare il Primo Cittadino. E se fino ad ora abbiamo ipotizzato canali di dialogo con De Caro ora è necessario valutare anche la sua volontà, espressa a più riprese a Federico Paolucci, di ridare corpo al centrodestra che ha lui stesso provveduto ad indebolire. Fratelli d’Italia Forza Italia e Lega anche se Ricciardi o chi per lui sembra fare orecchio da mercante. C’è chi sussurra che Mastella voglia essere meno se stesso ed essere di più al servizio di una causa di coalizione e questo perplime e molto chi si dovrà fidare di lui e più di tutto dovrà convincere il proprio elettorato delle sincere intenzioni del Ceppalonico.