Nanni Russo non risulta indagato: ergo di dimissioni nemmeno a parlarne anche se il vaso di Pandora appare scoperchiato e il tenore di quelle conversazioni è imbarazzante. Cosa farà il sindaco Mastella che già nel 2016 aveva compreso, per sua stessa ammissione social, l’interconnessione tra politica e malavita sul terreno del consenso? Russo sarebbe il “suo” capogruppo, un cenno sarebbe quasi obbligatorio. Anche qui resteremo delusi e allora è bene affrontare il nodo politico vero e proprio.
Il Patto è andato e presto arriverà anche il nuovo gruppo dei Cittadini di Mosè Principe, un cliente scomodo e molto per Mastella, gruppo che, presumibilmente, pescherà anche tra i banchi della maggioranza. Si farà più complicato trovare i numeri, Mastella avrà bisogno di raggranellare di volta in volta il consenso necessario in aula. Fino a quando sarà disposto a negoziare? Probabilmente fino a primavera quando il Consiglio dovrà approvare il bilancio preventivo; dopo, a prescindere dalle Regionali, Mastella potrebbe anche decidere di staccare la spina e indirettamente fare una cortesia a quanti, nella sua giunta, aspirano a dissociarsi per tentare la carta della sindacatura e quindi cominciare la lunga rincorsa elettorale del 2021. Supposizioni, senza dubbio, anche perchè la velocità degli eventi è largamente superiore alla prassi di Palazzo Mosti.