Strascichi e code della conferenza stampa di Mastella del 4 gennaio. Ormai, regna un clima da lunghi coltelli, il quadro appare scomposto e le passioni, senza più freno, finiscono per prendere il sopravvento. Mastella non ha più il polso della situazione. La sua maggioranza è fuori controllo, i vaffa tra consiglieri ormai non si contano più e le relative minacce di querele sono all’ordine del giorno. Tra richieste di prebende, appetiti da candidatura regionale e quant’altro il Ceppalonico è in pieno bailamme e gli tocca remare cercando di arrivare almeno a giugno laddove vorrebbe, forse, chiamarsi fuori sin da ora e pensare a quella lista, di cui però si sa ancora poco e sulla cui consistenza c’è più di una perplessità. Di certo, il Sindaco, non si aspettava un inizio di 2020 così pirotecnico. Il nuovo gruppo di Mosè Principe, le lotte intestine tra esponenti, anche autorevoli, della sua maggioranza, e poi chi se ne è andato via come i Pattisti di Sguera, Scarinzi, Aversano e forse Paglia, la crisi alla Rocca e i maldestri e fallimentari tentativi di ridurre a ragione qualche frondista. Ma è dai Pattisti che arriva l’ultima novità. In un post su facebook, nella tarda serata di ieri, Vizzi Sguera denuncia che un assessore, cui si può risalire con una certa facilità, abbia tentato di fargli terra bruciata attorno. “Sembra che abbia dichiarato guerra a me e ad un altro consigliere comunale (Scarinzi). Consiglia, prosegue Vizzi, di non appoggiare nè condividere e neppure mostrare gradimento per qualsivoglia nostra esternazione. Raccomanda ai suoi fedelissimi di non apporre “like” ai post pubblicati sui nostri profili o a quelli pubblicati da persone a noi vicine. L’assessore inoltre sembra che si prenda anche la briga di fare le opportune verifiche e, scoperti i traditori, fa scattare il proscritto”. Sguera attacca quelli che possono essere definiti i vertici di Forza Italia, partito di cui egli prosegue a far parte, che avrebbero avviato una sistematica epurazione di quella classe dirigente che lui stesso contribuì a formare nel tempo in cui fu coordinatore cittadino. “Forza Italia non ha alcuna speranza di sopravvivenza in Città fin quando essa sarà gestita da persone di tal fatta: prima esisteva una squadra capace e competente, oggi un gruppetto di persone – magari anche eletti con pochi voti – che tendono incredibilmente ad escludere chi riesce a concepire un pensiero utile per la collettività”. Sarebbe utile sapere cosa ne pensi Domenico Mauro che degli azzurri resta il coordinatore provinciale.