Nicola Boccalone, commissario straordinario di ASEA e il profluvio di polemiche alla Provincia subisce una nuova impennata. Piove sul bagnato, si potrebbe dire, e la scelta operata dal presidente Di Maria suscita la reazione forte dei quattro consiglieri che il 31, di fatto, sono usciti dalla maggioranza aprendo, di fatto, una crisi politica seria alla Rocca. Su Boccalone si concentrano gli strali di Mucciacciaro, Paglia, Cataudo e Parisi. “Atti illegittimi, contra legem, Di Maria da sfoggio di creatività normativa tirando fuori dal cilindro formule e soluzioni estremamente sui generis”. Insomma, il vertrice di dopodomani, programmato per ricucire lo strappo dell’ultimo dell’anno, non nasce sotto i migliori auspici. A Di Maria, “la banda dei quattro” imputa ancora una volta di avere baipassato il ruolo e la dignità del Consiglio provinciale. “Il Presidente avrebbe dovuto attenersi alle norme dello Statuto e provvedere alla nomina, nei 30 giorni, del nuovo amministratore unico restando nelle more in carica quello dimissionario. In nessun caso avrebbe potuto, come ha fatto, designare un Commissario, iniziativa mancante di ogni presupposto legislativo. La replica di Antonio Di Maria che difende il suo operato.
Ma è la forte copntyrapposizione politica che permea la contingenza attuale. Su Luca Paglia e le sue possibili destinazioni politiche si attaglia la critica del presidente della Provincia di Benevento