La conferenza stampa di Mastella apre, inevitabilmente, spaccati molteplici di dibattito pubblico, princuipalmente in conseguenza dei venti di crisi che attraversano Palazzo Mosti e la Rocca dei Rettori. Sulla questione interviene Valentino Soreca, grande avversario della Real Casa Ceppalonica ma prima molto legato a Sandra Lonardo. Da qualche tempo Soreca, dalla tribuna social di facebook, non manca occasione per censurare, a volte in modo estremamente acerbo e diretto, l’operato di Clemente Mastella sindaco. L’exploit di ieri di Mastella, per Soreca, ha un sapore “cabarettistico, quasi un emulazione di Beppe Grillo” , e come inizio di reprimenda ci va giù pesante. Prosegue Soreca. “Mastella ha parlato dell’impegno profuso per la città come se i giornalisti ed i cittadini stessi non vivessero la città e non ne conoscessero stato e condizioni di recessione e di povertà mai raggiunte prima. Ha anche voluto sottolineare che lui da politico ha contribuito a fare la storia della nostra nazione. Sinceramente, constatando che fine ha fatto l’Italia negli ultimi 40 anni, non abbiamo motivo per dubitare che anche lui abbia contribuito e non poco.
Ha ringraziato i medici del San Pio per le cure prestate ma mai ha ringraziato questa città di averlo risvegliato da “coma politico” in cui era caduto per dieci anni. Non ha mancato di lanciare dei messaggi dai toni quasi umoristici quando ha parlato dei suoi 50.000 e più voti sul territorio campano, quasi a dimenticare e negare a se stesso che la sua candidata Chiusolo, grazie anche ai voti di Forza Italia ed a quelli di genere, ottenne solo 17.300 voti e fu lo stesso Mastella a scendere in campo per sostenerla come se fosse lui stesso il candidato. Nell’aprile 2011 dichiarò a mezzo stampa: “Se Luigi De Magistris vince al ballottaggio mi suicido”.A giugno, dopo la vittoria di De Magistris, a chi scherzosamente gli chiedeva se avesse mantenuto la parola data rispondeva: “Lui ha detto tante stronzate su di me, ne ho detta una anch’io”. Nella conferenza stampa di ieri ha annunciato che sarebbe capace di candidarsi non più da presidente (lui che ambiva alla candidatura pretendendo le primarie) ma da consigliere regionale. Nel Febbraio 2017 sempre a mezzo stampa aveva dichiarato: “Alla fine del mio mandato da sindaco di Benevento getto la spugna: lascio la politica, lo prometto”. Insomma l’unica cosa chiara (sino ad ora) è che le ‘stronzate’ (come lui stesso le definisce) non ha mai smesso di dirle. D’altra parte anche la sua consorte, nel novembre del 2017 (anch’essa a mezzo stampa), aveva dichiarato di voler lasciare la politica aggiungendo testualmente: “La politica, probabilmente, non è fatta per le persone perbene”. Difatti a maggio del 2019 si è candidata in più collegi senatoriali ed oggi è (per l’appunto) senatrice dello Stato Italiano. Sino ad ora “radio scarpa Benevento” raccontava le barzellettiere su Mastella ma sembra che si è giunti davvero alla comica finale. E qui mi viene alla mente il film di Benigni del 1984”.