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Benevento| Rocca e Palazzo Mosti, azione a tenaglia su Mastella

Benevento| Rocca e Palazzo Mosti, azione a tenaglia su Mastella

2 Gennaio 2020 | by Enzo Colarusso
Benevento| Rocca e Palazzo Mosti, azione a tenaglia su Mastella
Politica
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Un vero e proprio caso politico, una resa dei conti che alla Rocca, come a Palazzo Mosti, ha un unico comun denominatore: il messaggio politico a Clemente Mastella. Non è un caso che dalle parti della Rocca rifacesse capolno Mosè Principe, non è un caso che uno dei frondisti del 31 dicembre sia anche parte del gruppo consiliare comunale dei Pattisti, ormai in aperto contrasto con la linea del sindaco di Benevento; quel Luca Paglia le cui posizioni critiche, dettate anche, forse, da richieste non esaudite, sono palesi da tempo, dalla sua decisione di dimettersi dalla commissione Urbanistica. Se ne richiedesse anche l’assessorato è probabile, ma al di la di Paglia resta un diffuso clima di insoddisfazione. “Abbiamo denunciato il mancato rispetto, nella convocazione del 27 dicembre dei fondamentali principi della condivisione e della collegialità”,  recita una nota della “banda dei quattro, ”  abbiamo chiesto il ritiro di alcuni punti di discussione per necessità di approfondimenti ma ci è stato inspiegabilmente negato. Questo ci ha indotto ad un voto contrario e ad acclarare che senza il nostro voto favorevole il presidente non dispone più di una maggioranza alla Rocca”. Di Maria, dal canto suo fa presente che un invito a discutere dei problemi sul tappeto era partito fin dal 5 dicembre e che sarebbe stato fatto cadere nel vuoto.

Insomma, il dato contingente sottende una crescente insioddisfazione verso il modus operandi che fa capo a Mastella e alla Rocca, come a Palzazzo Mosti, i distinguo e le polemiche ormai si non si contano più. Vizzi Sguera fan il punto della situazione.

Per il Ceppalonico non è un momento facile. Molto ci sarebbe da aspettarsi dalla conferenza stampa di sabato, una occasione importante per chiarire parecchie cose. In primis cosa lui abbia in animo di fare del ciclo dei rifiuti, che abbia in animo di escludere l’Ato dalla città capoluigo è notorio, ma vieppiù sulla paventata privatizzazione del servizio, materia su cui si concentrano, forse, i nervosismi ultimi.

 

 

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