Il botto di fine d’anno, di sicuro, più potente, è stato l’ammutinamento dei quattro consiglieri di maggioranza alla Rocca dei Rettori. Parisi, Mucciacciaro, Luca Paglia e Cataudo voltano le spalle a Di Maria che dal canto suo ribadisce che non si lascerà condizionare e che tirerà dritto per la sua strada. D’altra parte è organo monocratico e potrà procedere “inaudita altera parte” ma è la vena politica che è pregnante. Alla base c’è, almeno in apparenza, la mancanza di dialogo, un certo dirigismo nella gestione politica delle decisioni, Samte su tutto, che nella maggioranza demariana non è più tollerabile. Un attacco politico a Mastella. La presenza alla Rocca di un ritrovato Mosè Principe conferisce un significato squisitamente politico alla questione e determina nuove inquietudini per il Ceppalonico. Di Maria è però risoluto e ribadisce che il suo mentore resta Clemente, a prescindere dalle evoluzioni in corso d’opera.
Dei quattro il sindaco di Limatola è di certo la personalità di maggior spicco, non foss’altro per il fatto che fino a ieri l’altro era vicepresidente della Provincia. E’ la vicenda Samte che riveste il peso maggiore, la messa in liquidazione non convince i dissidenti.
