Consiglio provinciale che si avvia con gran ritardo alla Rocca dei Rettori e non è affatto una novità. Doveva essere alle 11, i lavori sono cominciati alle 12. Punto preliminare quelli dello stato di calamità naturale che l’assemblea ha deciso di rendere prioritario, in riferimento agli eventi climatici del 21 e 22 dicembre che nel Sannio ha visto l’esondazione del Volturno in quei comuni come Amorosi, Faicchio su tutti ma anche quelli della Valle Caudina beneventana che hanno subito danni ingenti, soprattutto alle colture. Il Consiglio provinciale, all’unanimità, ha chiesto l’intervento della Regione e quindi lo stato di calamità naturale. Di Maria ha posto l’accento sugli interventi strutturali che si rendono ormai improcrastinabili. “La situazione in cui versano le province è tale che l’impasse legislativo rende impossibile l’autosufficienza. Possiamo garantire l’ordinaria amministrazione ma non le grandi operazioni di contrasto al dissesto idrogeologico di cui il territorio è vittima”.