“Sono stati sette anni di sofferenza. La vicenda è venuta fuori quando ero assessore ai Servizi Sociali del comune di Benevento, nel 2013, e non mi ha consentito di svolgere il ruolo di amministratore con serenità”. E’ amareggiato Luigi Scarinzi, oggi consigliere comunale a Palazzo Mosti, e affida il suo sfogo a una conferenza stampa che ha tenuto questa mattina a Palazzo Paolo V dopo la sentenza, intervenuta ieri, che lo ha assolto con formula piena (“perché il fatto non sussiste”) rispetto a dei contributi erogati dal dicastero che amministrava. “Mi dimisi – racconta Scarinzi -, tradii il mandato dei cittadini perché volevo essere libero e non condizionare la struttura comunale. Nel 2015 rinunciai anche alla candidatura regionale, poi però accettai di ricandidarmi alle elezioni amministrative per l’affetto che tanti cittadini ed elettori mi dimostrarono”. “Ho affrontato un processo – aggiunge – che si è risolto ieri con assoluzione piena. Da oggi si chiude una pagina e se ne apre un’altra, come uomo e come esponente politico. Mi dispiace perché è stato un processo che ha avuto un taglio politico, mi pare evidente, e che ha coinvolto un settore amministrativo comunale, i servizi sociali, che è un fiore all’occhiello del Comune”. “Sono sempre stato sereno –
conclude – sapevo di aver fatto le cose giuste e ho avuto fiducia nella magistratura giudicante”.