Clemente Mastella e la lista che farà. E questo appare l’unico dato certo in un contesto generale che definire caotico è assolutamente eufemistico. Il Ceppalonico però appare un po depresso. La venuta di De Luca non ha sortito l’effetto che desiderava, anzi. Il Governatore ha ribadito che non farà indulgenze a contrattazioni e compromessi vari e poi è andato da De Mita e al prezzo di 60 milioni ha incassato il nuovo appoggio del grande vecchio di Nusco. Che non ha dimenticato, da buon democristiano, la destrutturazione dell’Udc beneventano da parte del suo ex delfino, i vari Picucci e Tomaciello sottratti al controllo Nusco, e non ha perso l’occasione per ostacolare lo passo al sindaco di Benevento. Che, dal canto suo, torna a santificare la giustezza delle primarie del centrodestra che sa bene di non potere ottenere anche perchè in quel centrodestra che si sta costituendo sono in parecchi che lo guardano con assoluta diffidenza. Ieri Cirielli ha detto chiaramente che le scelte di Mastella sono imprevedibili e Fratelli d’Italia è la seconda compagine di quello schieramento, e la Lega ha di lui un’opinione anche peggiore. Forza Italia è un’entità astratta che però ha diritto di esprimere il candidato, almeno per ora, e che Mastella considera irrilevante. E a tratti anche ostile, vedi le insidie autoctone dei pattisti in consiglio comunale. E tuttavia, il Ceppalonico appare sfiduciato e forse per la prima volta. Complice l’influenza, attraversa una sorta di crisi del dubbio anche se torna a parlare alla stampa locale dopo qualche giorno di pausa e questo è forse il dato più saliente.
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