Nusco non è Marano ma il battesimo del patto d’acciaio tra il padrone di casa, il sindaco ed ex premier, Ciriaco De Mita, e il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, si svela e si rinforza proprio davanti alle ultime novità sul Progetto Pilota che incassa altri 60 milioni di euro. Su questo piano di infrastrutture e sviluppo per l’Alta Irpinia il primo ha puntato tutto, e il secondo lo ha accompagnato a suon di quattrini. Un appoggio finanziario a beneficio del territorio che, è lecito attendersi, avrà una sua ricompensa elettorale. Al Palazzo Vescovile, sede scelta per il convegno sulle Aree Interne, ci sono diversi sindaci o loro delegati dei 25 comuni interessati ma anche molti amministratori e tanti fedelissimi del leader di Nusco. Impossibile citarli tutti ma tra gli altri ecco l’assessore regionale al Turismo Corrado Matera, l’ex sottosegretario Gioacchino Alfano, il presidente dell’Asi, Vincenzo Sirignano, il direttore generale dell’Asl, Maria Morgante e l’ex manager del Moscati, Pino Rosato.
De Mita approfitta del parterre per esplicitare il suo pensiero politico, prendendo come canovaccio del discorso proprio il Progetto Pilota. Un racconto del dietro le quinte che rivolge al suo interlocutore per lanciare messaggi ai dissidenti protagonisti di lesa maestà. Gli stessi che volevano affiancargli, nel suo ruolo di coordinatore dell’iniziativa, un gruppo di controllo. Non mancano, dunque, le frecciate: al sindaco di Cairano, Luigi D’Angelis, che mette tra gli intelligenti del borgo, per le sue lamentele e i suoi giudizi quando i fondi tardavano ad arrivare; al sindaco di Cassano, il leghista Salvatore Vecchia, che dava per perso il treno dei finanziamenti sugli impianti sciistici del Laceno; e all’ex figliol prodigo, il consigliere regionale Maurizio Petracca, che dopo aver cambiato partito, riferendosi agli incontri del Gal sul distretto rurale, va pontificando su uno strumento senza soldi.
Da parte sua, il governatore De Luca arriva a Nusco con un’altra tranche di finanziamenti per il Progetto Pilota che, dunque, raggiunge un budget complessivo che supera i 100 milioni di euro. Un interessamento importante che rende il piano di infrastrutture, servizi e sviluppo uno strumento concreto per il territorio altirpino. Esprime apprezzamento sul movimento delle “Sardine” che, dice “Mi sembra voler entrare nel merito delle cose da fare…”, e rispetto ad una possibile intesa con il M5S, afferma di essere “pronto al dialogo con chiunque voglia parlare di programmi, specie con i cittadini…”.
