3 milioni e 600mila euro. E’ l’ammontare del Comune di Benevento nei confronti di Samte, nel periodo antedissesto, quello che va dal 2010 al 2016. In quello successivo all’11 gennaio 2017, la data in cui Mastella ufficializzò il default, la somma è di 1 milione e 300mila euro. Ed è su questa cifra che il Comune sta ragionando, sull’ipotesi di cominciare a pagare, nell’ottica del dare-avere in relazione ai 900mila euro delle discariche post-mortem, somme da destinare a Samte i cui crediti verso i comuni morosi rappresentano buona parte delle proprie disgrazie. La moratoria chiesta alla Regione, nell’ambito dei negoziati intrapresi per regolare la questione dei 41 lavoratori e più in generale sul ciclo integrato dei rifiuti, trova, probabilmente, fondamento anche in queste strategie che potrebbero essersi prodotte anche nel clima di concertazione promosso da Palazzo Santa Lucia. Nel frattempo il presidente Di Maria, intervenuto ieri nel nostro telegiornale, replica nuovanmente alle dichiarazioni del prefetto Cappetta che ha chiamato in causa Samte per la tutela del cdr di Casalduni