Se in vista delle elezioni regionali nel centrosinistra c’è già fermento, anche grazie ad Italia Viva che scompagina i vecchi schemi, nel centrodestra, ancorché in sordina, ci si prepara alla nuova sfida cercando di recuperare posizioni e approfittare di un momento storico forse irripetibile: quello che vede le quotazioni del governatore Vincenzo De Luca in calo e l’ascesa in Campania della Lega. Senza dimenticare che il M5S è davvero ai ferri corti con il presidente della giunta di Palazzo Santa Lucia e lo scambio di accuse reciproche non fa bene né all’una né all’altra fazione.
In questo scenario si cominciano ad organizzarsi i primi incontri interni allo schieramento. Confronti, colloqui, riunioni, sondaggi che vertono tutti sullo stesso argomento: andare uniti alle elezioni. Altrove Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia è risultata vincente e ora il primo banco di prova vedrà la coalizione in campo in Umbria. Da questo test, e da quelli che seguiranno, probabilmente si avrà un quadro generale più chiaro anche per la Campania, dove tutto dipenderà dal candidato governatore che esprimerà il centrodestra. Nulla questio se ci sarà unione e condivisione, problemi, invece, laddove, lo schieramento dovesse cominciare a perdere pezzi o frammentarsi addirittura. Al momento le due candidature avanzate dai rispettivi sostenitori sono quelle dell’ex presidente Stefano Caldoro e dell’ex ministro Mara Carfagna ma per entrambi non c’è stato ancora accordo con Matteo Salvini. Intanto, in Irpinia chi può affila le armi. I nomi che circolano con più insistenza sono, in quota “azzurri”, quelli dell’ex consigliere comunale, fedelissimo a Cosimo Sibilia, Lazzaro Iandolo, dell’ex sindaco di Ariano, Mimmo Gambacorta e degli ex sindaci di Pratola Serra e Montella, Tonino Aufiero e Ferruccio Capone. A questi si aggiungono quelli dei dirigenti provinciali del “carroccio”: Ettore De Conciliis, Pino Graziano e Salvatore Vecchia, oltre a Gino Cusano. Con Sabino Morano al momento fuori dai giochi per l’avviso di garanzia per voto di scambio politico-mafioso, nell’ambito dell’inchiesta che ha sgominato il “nuovo clan Partenio”, potrebbe riaffacciarsi alla corsa per il parlamentino regionale anche l’ex primo cittadino di Mercogliano, Massimiliano Carullo. Mentre in quota Fdi ci sarebbero le disponibilità già accertate della vice coordinatrice regionale, Alessia Castiglione, e dell’ex capogruppo consiliare di opposizione al Comune di Avellino, Giovanni D’Ercole.
