La questione legata alla impennata di criminalità che si registra in città e in provincia. Il Questore di Benevento Bonagura rassicura circa la massima attenzione della Polizia di Stato nel fronteggiare i fenomeni di delinquenza, garantendo che la guardia è e reasterà alta per impedire il dilagare della violenza. Anche il Coordinamento Cittadino del PD di Benevento fa sentire la sua voce e condivide la preoccupazione espressa dall’associazione Libera Benevento, che in una nota di pochi giorni fa ha denunciato un clima “poco sereno” in città e nel Sannio a causa di alcuni episodi criminosi verificatisi negli ultimi tempi. Atti criminali e di corruzione a qualsiasi livello, ha spiegato Libera, e non solo riferibili alla criminalità organizzata. Secondo il PD di Benevento si tratta di “un’analisi che all’apparenza è stata smentita dall’indagine pubblicata dal Sole 24 Ore, riferita all’anno 2018, nella quale si evince che la nostra città sarebbe la più sicura della Campania e una delle più tranquille d’Italia. Conclusioni che hanno spinto il Sindaco di Benevento ad affermare che la nostra provincia sia “una delle meno esposte a livello nazionale al fenomeno della criminalità” e che, perciò, non bisogna lasciarsi andare ad “inutili allarmismi”. Un’affermazione superficiale, perché già solo il buon senso suggerisce che la lotta alla criminalità esiga una guardia sempre alta, un’attenzione sempre costante, un’attività di prevenzione sempre efficace. Ancora una volta l’Amministrazione individua il bersaglio sbagliato, bacchettando l’impegno civico e rivolgendo alla cittadinanza parole rassicuranti smentite dai fatti. Gli atti criminosi che si sono verificati negli ultimi tempi sono fatti acclarati e sono molto gravi. Le statistiche e le classifiche vanno sempre lette ed interpretate, soprattutto quando i dati vengono raccolti, quasi esclusivamente, sulla base delle denunce presentate dai cittadini. Proprio quelle denunce che, secondo Libera, a volte sono viste come “un fastidio o qualcosa che possa scalfire intoccabili equilibri”. Quindi, se i numeri designano il nostro territorio come tranquillo, i fatti ci ricordano che quella tranquillità è solo apparente. In altro modo la cittadinanza va rassicurata e protetta: ponendo in essere tutte le iniziative possibili e concrete per supportare l’egregio e difficile lavoro svolto dalle forze dell’ordine e dalla magistratura (sollecitando il Prefetto alla convocazione del comitato straordinario sulla sicurezza pubblica, ad esempio), contribuendo alla informazione ed alla formazione a partire già dalle scuole, lavorando ad un clima di fiducia e responsabilità reciproca tra cittadini ed Istituzioni. E bisogna farlo tutti insieme, senza distinzioni di sorta.