Forza Italia nel marasma dopo la spaccatura del suo gruppo consiliare. Parole al vetriolo tra chi resta e chi va, con buona pace delle “lotte tribali” che Mastella tuonò di evitare, un monito che è durato giusto il tempo di aprire la crisi nel suo partito, suo fino a che gli converrà. E non è nemmeno detto che sia lui a migrare, molto più probabile che ad essere tentata dalla sirene fiorentine sia la di lui consorte, e magari non da sola. Tornando alle vicende azzurre nostrane, nell’immediato futuro avremo due gruppi che si ispirano a Forza Italia perchè i “dioscuri” Sguera e Scarinzi di abbandonare il partitro non ne hanno alcuna intenzione. E questo potrebbe indurre i “sansepolcristi” azzurri, rimasti nei ranghi di Forza Italia in modo ufficiale, a porre una sorta di “quaestio moralis” dall’esito nient’affatto scontato. Dall’opposizione, la fase critica di parte della maggioranza è vista con pragmatismo. Marianna Farese, capogruppo del M5S
Il PD, che di colpo ha riscoperto il valore dell’opposizione a Mastella dopo tre anni di semiletargo, benchè indotto, critica fortemente le lacerazioni in atto dall’altra parte della staccionata consiliare.
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