Malpancismi, tentativi di smarcamento, riposizionamento. Sembrano essere le parole chiave di questa acuta fase politica, non gradita al sindaco e ci mancherebbe, ma tutto sommato gestibile dal Ceppalonico. E’ vero che Mastella accusa una certa stanchezza, qualche anno fa avrebbe agito con meno nervosismo e forse minore ostracismo verso chi analizza, a torto o a ragione, la cronaca politica ma anche lui è soggetto all’ implacabile passaggio del tempo ed anche questo rientra “lucrezianamente” nella natura delle cose. Accade che in parecchi covino velleità, chi a sproposito, chi a giusta causa; accade anche che per questioni di “cadrega” qualcuno non dosi a dovere le proprie richieste ma tutti sono costretti ad un’unica soluzione: appoggiare Mastella alle regionali e portare voti alla sua lista per sperare che le cose gli vadano bene e così dismetta ogni aspirazione alla ricandidatura nel 2021. Perchè Mastella di mollare gli ormeggi non ha nessuna intenzione. In caso contrario ognuno può tranquillamente riporre nel cassetto ogni velleità. A mettere in riga i cosoddetti malpancisti ci pensa Giovanni Quarantiello, gendarme di Mastella, fedelissimo alla linea, che non ha mai lesinato fendenti ai racalcitranti compagni di cordata.
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