Mastella come Aleksei Ivanovic, il protagonista de Il Giocatore di Dostoevskij? Un paragone assai forzato, certamente, ma come Aleksej anche il ceppalonico gioca d’azzardo, vince e poi perde e poi torna a sedersi al tavolo verde. Ora i tavoli sono due attorno ai quali è impegnato a costruire la sua candidatura per le regionali. Il gruzzolo di consensi, in tutto diecimila preferenze, a disposizione del migliore offerente, che si chiami De Luca, col quale esiste un patto di collaborazione, che si chiami centrodestra, anche se in questo caso i rapporti con il suo, si fa per dire partito, e cioè Forza Italia, appaiono ai minimi termini. La congerie politica, però, è cangiante e Mastella sa bene che gli attriti di oggi potrebbero essere le buone relazioni della prossima primavera. Con De Luca, si diceva, ha un patto: il gruzzolo in cambio della vicepresidenza regionale e addirittura l’impegno del salernitano per una candidatura parlamentare quando sarà. Ora il Ceppalonico vuole fare parte per se stesso. La Famiglia è stata accontentata, ora è lui che deve tornare a recitare la parte del leone. Ovvio che si stia trattando di congetture e di prospettive ma il quadro è ben delineato. In un articolo su Cronache di Napoli l’ex Guardasigilli è stato definito lo spauracchio di Forza Italia. Il che ha un fondo di verità. Martusciello lo attacca tutti i giorni e dal suo profilo facebook Cesaro se la ride di gusto. Mastella non ride affatto, invece, e sapendo di muoversi sul suo terreno preferito procede a rullo compressore. Nell’articolo in questione, si fa riferimento anche alla Lega che non sarebbe poi così avversa alla sua candidatura che sarebbe l’unica a mettere d’accordo tutti e di certo la più autorevole. Insomma, Mastella sarebbe l’unico, nel centrodestra, con la voglia di partecipare per vincere mentre gli altri, per puro calcolo, sarebbero invece propensi a perdere pur di fottersi l’un l’altro. Mastella gioca su due tavoli ma con De Luca ha l’accordo in tasca. Questo innervosisce Berlusconi ma ora il sindaco di Benevento è consapevole che le chances per rientrare nel giro che conta sono concrete, benchè sempre avvolte nell’alea della imprevedibilità.
