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Benevento| Dos, ma non è una cosa seria

Benevento| Dos, ma non è una cosa seria

25 Luglio 2019 | by Enzo Colarusso
Benevento| Dos, ma non è una cosa seria
Politica
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In cauda venenum, potremmo dire. Il caso del documento di orientamento strategico è solo l’ultima delle circostanze “kafkiane” dell’avventura mastelliana a Palazzo Mosti. Ieri la decisione, parecchio a sorpresa, di volere introdurre, in un ordine del giorno già chiuso, la voce relativa al Dos paventando ragioni di carattere straordinario. Oggi si è appurato, anche grazie alla presenza in commissione urbanistica dell’Assessore Reale, che la fretta è dovuta alla concreta possibilità di perdere i 18 mln di fondi europei legati ad alcune opere di interesse strategico, vedi “mamozio” di piazza Duomo, e quindi l’urgenza di arrivare in breve tempo alla discussione consiliare.

Una versione che claudica. E’ da gennaio che la Regione ha approvato il documento, sbloccando i fondi previsti dal PICS relativi ai fondi europei 14-20, e da gennaio ad oggi la questione langue per prenedere improvvidsamente corpo in queste assolate giornate di luglio e dando l’impressione che altro si celi dietrro questa brusca accelerazione. E i consiglieri tutti? Saranno costretti agli straordinari per leggersi le 178 pagine che compongomo il Dos entro il 30 luglio. 

Ma la versione più emblematica di quanto l’improvvisazione regni sovrana la si è compresa nella successiva riunione dei capigruppo. Il presidente De Minico, sulle prime, s’era detto contrario alla integrazione; poi una telefonata di Mastella ha provveduto a rivederne il proposito e complice il regolamento, che prevede l’inserimento nei cinque giorni precedenti la data dell’assise, si è anche evitato il ricorso alla somma urgenza e quel che più conta l’innesco di un caso politico nell’arsura quasi agostana. Il commento del capogruppo del PD De Pierro.

 

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