“In una delle tante kermesse organizzate dall’attuale amministrazione, proponiamo che venga conferito al sindaco Mastella il premio “Scaricabarile”.
Succede infatti costantemente che, al cospetto di critiche per la mancata realizzazione di opere o per disservizi lamentati dalla comunità cittadina, si trinceri dietro il paravento della carenza di finanziamenti, oppure attribuisca responsabilità ai suoi predecessori o, ancora, ai vertici degli organismi operanti nella sua amministrazione o per conto della stessa.
L’esempio più recente ci viene offerto dalla decisione di chiudere i battenti del Centro Sociale Polivalente “È più bello insieme” a far data dallo scorso 1 luglio, in attesa dei tempi di espletamento della nuova gara di assegnazione del servizio. Tale chiusura ha determinato, come è noto, l’interruzione di una prestazione socioassistenziale inserita nella programmazione regionale dell’Ambito B1, pure in presenza di fondi erogati allo scopo dalla stessa Regione Campania.
È di alcuni giorni fa una dichiarazione del Sindaco, resa agli organi di informazione, in cui ne attribuisce la responsabilità all’Organismo Straordinario di Liquidazione, ma afferma al tempo stesso che “ i ragazzi saranno tutelati”, senza lasciare intendere come e quando agli ospiti del Centro potrà essere garantita la continuità di un servizio di fatto negata con la sua chiusura!
Nelle more dei tempi burocratici di definizione del bando, chiediamo che venga tutelato il diritto delle persone disabili a sentirsi parte integrante della comunità, attraverso l’adozione di misure concordate con i Comuni dell’ambito B1, di cui Benevento è capofila,.
Tra queste misure, proponiamo che venga prevista una partecipazione privilegiata degli ospiti del Centro alle varie rassegne teatrali e musicali presenti nel periodo estivo in città, attraverso la creazione di “posti riservati agli ospiti del Centro È più bello insieme”, nobilitando una volta tanto quell’indecorosa e bizantina pratica, concessa anche di recente, ad appannaggio delle autorità costituite.
Sarebbe un autentico gesto di sensibilità istituzionale ed una sorta di risarcimento danni esistenziali a favore di una particolare categoria di persone, che chiede solo di vivere con maggiore serenità una situazione personale di disagio aggravata dall’isolamento sociale.