Nulla di nuovo sotto il sole. La giunta comunale di Benevento ha deciso di rigettare le fatture Tari e relativi aumenti emesse dalla Provincia, una decisione che era stata paventata in ambedue le assemblee dei sindaci , a Palazzo Mosti come alla Rocca. Mastella tiene a precisare che la decisione non è una dissociazione politica nei confronti di Di Maria presidente della Provincia ma solo una difesa legittima degli interessi della comunità di Benevento. E d’altra parte l’ambiguità regna sovrana. Di Maria presidente emette fatture Tari ma Di Maria sindaco le sconfessa allineandosi alle forti perplessità dell’assemblea dei sindaci di cui fa parte. Un cane che si morde la coda. Mastella corre ai ripari. Non sconfessa Di Maria, non potrebbe, ma veste i panni del paladino degli interessi della sua città impugnando l’atto che “ob torto collo” delegittima il Di Maria presidente che è una sua espressione. Nel frattempo tuonano le opposizioni. Il PD, attraverso il sindaco di Foiano Ruggiero, parla di “farsa che potrebbe costare tantissimo al Sannio” e accusa Mastella di essere un cattivo pagatore nei confronti di quella stessa Samte che si vorrebbe liquidare fondendola con Asia, vecchio pallino del Ceppalonico. Attacca anche la Lega. In queste ultime ore stiamo assistendo ad un balletto di dichiarazioni, che tuonano contro la nuova, si fa per dire, emergenza rifiuti”, dice Luca Ricciardi che poi parla di “tracollo annunciato da tempo visto che ad oggi nessuna iniziativa seria è stata presa da chi amministra il territorio. Gli enti preposti affrontino la pianificazione e la programmazione di tutta la filiera dei rifiuti in modo serio. Il tutto entro settembre, quando il termovalorizzatore di Acerra verrà chiuso per manutenzione, se non si vuole affrontare una situazione ancora più drammatica e più onerosa”.