Mastella e il comunicato dei distinguo. Puzio, ma anche Scarinzi e forse pure Quarantiello ignari del documento e del suo contenuto. Nel frattempo il sindaco, attraverso il suo foglio di fiducia, fa sapere che il cambio di passo ci sarà a partire da settembre. Di quale natura non è dato sapere ma si opina che potrà riguardare qualche assessore in uscita, magari concordato con il diretto o la diretta interessata, e con la sua maggioranza. E con Forza Italia, il partito di riferimento del Primo Cittadino, anche se in questo momento il borsino delle relazioni è al minimo. Non che il gruppo consiliare goda di quella coesione e di quella lealtà al brand che si potrebbe prevedere, per cui le relazioni sembrano più essere impostate su crismi di rapporti individuali che su spirito di gruppo. In sostanza, ognuno degli interlocutori paventerebbe la possibilità di abbandonare la scialuppa alla prima occasione utile. E d’altra parte la formazione consiliare di Forza Italia si è assemblata intra moenia, e il suo capogruppo proviene dritto dal PD. Quel PD con cui Mastella ha stipulato un patto di non belligeranza e lo si intuisce dalla blanda opposizione consiliare. A De Caro non dispiacerebbe che Mastella tornasse nell’orbita del centrosinistra e la situazione attuale, in vista delle Regionali 2020, vede il Ceppalonico remare verso De Luca così come, per puro calcolo, fa De Caro che invita i suoi sodali napoletani ad uscire allo scoperto e a contestare la ricandidatura del Governatore. Insomma, tutto appare concatenato e in questo scenario in via di definizione nulla appare scontato, nemmeno la permanenza di Mastella a Palazzo Mosti. Per cui è già in atto il day after con i papabili a lavoro per costruire la propria proposizione.