Non si è fatto attendere il commento dell’Amministrazione comunale in riferimento alla venuta a Benevento del presidente dell’Osl, l’organismo straordinario di liquidazione, Francesco Ricciardi e a ciò che ne è conseguito. Dalle domande dei sei consiglieri, se ne sperava in un numero maggiore, alla non sempre fluida interlocuzione tra Palazzo Mosti e Osl. Il compito di rispondere è affidato all’assessore alle Finanze, Maria Carmela Serluca, che in sei punti, chiarisce la posizione dell’Amministrazione.
1) La struttura amministrativa ha sempre offerto massima collaborazione all’OSL tant’è vero che i dipendenti assegnati all’organismo sono diversi: tre, in particolare, collaborano direttamente con l’OSL, mentre altri dipendenti, tra cui quelli dell’Ufficio Tributi, prestano la naturale e necessaria collaborazione;
2) la struttura amministrativa ha sempre riferito, chiesto e interloquito con l’OSL per tutte le questioni che attengono la competenza del suddetto organismo; all’OSL sono state inoltrate anche numerose richieste per chiedere il parere su come procedere relativamente a questioni rilevanti e importanti per l’Ente riferite al periodo precedente il 31/12/2016, senza peraltro ricevere ancora alcun riscontro;
3) il numero di risposte evase dai dirigenti non risulta essere così basso, tutt’altro! In ogni caso è stato chiesto un puntuale riscontro in merito e, a ben vedere, le richieste dei creditori risalgono a periodi anche molto lontani e molte di queste sono state trasmesse di recente;
4) le questioni da affrontare sono diverse e sono già sul tavolo da diverso tempo; nel pieno spirito di collaborazione l’Amministrazione continua a lavorare nell’interesse della città pur trovandosi ad affrontare una situazione di dissesto che non è stata certamente quest’Amministrazione a determinare e che sicuramente pesa sulla gestione, e soprattutto sui creditori che aspettano risposte e il soddisfacimento di quanto preteso;
5) l’OSL ha il preciso compito di determinare la massa attiva e passiva, pretendendo il pagamento da parte dei debitori dell’Ente (tributi non pagati, somme dovute dal Ministero di Giustizia per quanto anticipato dall’Ente per le spese del Tribunale, le somme dovute dalla Regione per lo IACP….) e determinando i creditori ammessi al passivo a beneficio dell’intera cittadinanza su cui, appunto, grava questa pesante situazione;
6) da parte dell’Amministrazione vi è l’assoluta disponibilità su ogni questione ad una comune e condivisa soluzione al fine di poter procedere nell’interesse di tutti.