Nel giorno in cui Di Maria incassa il placet dell’Assemblea dei Sindaci su bilancio di previsione e piano di salvataggio di Samte, si è visto, più attivo che mai, alla Rocca anche Clemente Mastella. Il sindaco di Benevento, in versione Feydeau, si è incontrato con parecchi sindaci con i quali ha scambiato conciliaboli serrati, al riparo da telecamere indiscrete, non sempre riuscendoci. Facile intuire che oltre alle questioni provinciali, il Ceppalonico abbia tessuto trame che portano dritto dritto alla sua velleità regionale circa la quale non fa mistero di volersi cimentare. E allora a turno Matera, Parisi e poi altri amministratori sono andati “a rapporto” dall’ex Guardasigilli e a tutti Mastella ha rivolto l’invito per uno sforzo comune nell’interesse del Sannio. La lista con la quale cercherà l’impresa per ora sembra propendere per la causa del Governatore De Luca ma trattandosi proprio di Mastella non è affatto escluso che fino all’ultimo il famoso ago della bilancia possa mutare direzione. E d’altra parte De Mita, col patto di Marano, consegnò la vittoria al salernitano nel 2015 e Mastella trova in Nusco la sua matrice politica. Su di un punto non ci sono dubbi: Mastella gioca sul suo terreno migliore, quello dell’opportunismo politico, una capacità rarissima che lo elevò a protagonista assoluto nelle giornate politiche in cui il suo partito dell’1,5% era determinante per far nascere o cadere un governo. In questo caso non è necessario che si candidi e quindi che molli Palazzo Mosti; potrà anche pensare di candidarsi ma la sua necessità sta nella formazione di una forza a disposizione del migliore offerente per raggiungere obiettivo redditizi. Tutto, ormai, è finalizzato al suo ultimo, forse, target politico e cioè chiudere in bellezza una carriera straordinaria, forse oltre le reali sue capacità. Con un occhio a Roma, le vie del Signore sono infinite.
