Giulia Abbate ha deciso di abbandonare il Gruppo di maggioranza “Airola Bene Comune” presso il Comune di Airola. Una decisione maturata da tempo che la Abbate imputa alla incontrovertibile virata a destra del sodalizio da cui ha preso le distanze. “E’ una decisione che mi addolora molto ma che chiama in causa le ragioni stesse del mio impegno politico, della mia coerenza nell’impegno che sarebbe travolta laddove mostrassi indifferenza rispetto ad un progressivo ma inesorabile slittamento a destra di Airola Bene Comune. La nostra compagine si presentava agli elettori, oramai tre anni fa, quasi come un monocolore PD, innervato e rafforzato da esperienze civiche che, all’atto dell’accettazione della candidatura, si riconoscevano altresì nel programma maturato all’interna di una forza politica, il Partito Democratico per l’appunto, che presentava e tuttora presenta una chiara ed inequivoca collocazione. All’epoca intendemmo cementare ed ulteriormente sottolineare il nostro posizionamento ed il nostro colore politico inserendo nel simbolo della lista il ramoscello d’ulivo, chiaro rinvio all’esperienza dell’Ulivo e alle forze che ne furono interpreti. Il cambio di direzione impresso all’attuale maggioranza, con il passaggio del Sindaco in Forza Italia, lungi dal lasciarmi indifferente, mi consigliò di proporre ai colleghi di partito, di concerto con la segreteria del Circolo di Airola, la formazione di un autonomo gruppo PD, che desse il senso del permanere, in seno alla maggioranza, di una diversa e maggioritaria sensibilità politica. La proposta non fu accolta, ritenendosi la costituzione di un gruppo autonomo, un gesto di rottura in grado di porre a repentaglio la continuità dell’azione amministrativa, nonché la compattezza della compagine di governo. Pur non condividendo la scelta, mi attenni alle scelte della maggioranza. Senonché, quella che appariva una virata a destra, assume oggi l’aspetto di una grave sterzata verso un complesso valoriale che si pone in un contrasto insanabile con lo spirito che animò Airola Bene Comune, la cui funzione può, a mio sentire, definirsi oggi completamente esaurita. Il chiarissimo passaggio del capogruppo con la Lega segna per me la parola fine all’esperienza di Airola Bene Comune. Sia chiaro, la scelta del capogruppo è pienamente legittima ma lo pone in vistosa contraddizione con il delicato ruolo che è chiamato a svolgere, che è quello di formare una comunità forte e positiva, l’elemento in grado di apportare dosi di equilibrio, di autorevole pacatezza funzionali alla sintesi delle talvolta opposte argomentazioni. Un ruolo difficile sinora svolto egregiamente, nel solco dello spirito di una coalizione di centro sinistra che, in questi tre anni, si è sempre riconosciuta e soprattutto si è sempre sentita rappresentata dall’attuale capogruppo. Oggi la “casacca” della Lega fa venir meno quella delega piena a rappresentare una maggioranza nata e maturata nell’alveo del centro sinistra, aprendo una contraddizione insuperabile che non può essere sanata in nome dell’amicizia sincera che mi lega ad ognuno dei componenti l’attuale maggioranza.