Il Tar di Salerno ha confermato l’esclusione della lista “Prima Avellino” dalle elezioni comunali. Fuori Damiano Genovese, dunque, ora i candidati alla carica di primo cittadino sono ufficialmente 7. Dunque, il Tribunale amministrativo ha avallato l’operato della Commissione Elettorale Circondariale del capoluogo irpino, presieduta dal vice prefetto Franca Fico, che, sabato pomeriggio, dopo la presentazione delle compagini partecipanti alla competizione, in seguito a dei controlli svolti in riunione, aveva deciso di ricusare la lista che candidava a sindaco l’ex capogruppo consiliare della Lega. I motivi elencati riguardano alcuni vizi di forma:
–L’atto principale, contenente 197 nominativi di presentatori, non recava la sottoscrizione dell’autentica da parte del soggetto indicato, oltre ad essere privo di elementi essenziali, quali il numero dei sottoscrittori, il luogo e la data;
– L’atto separato, contenente 19 nominativi di presentatori, benché risulti sottoscritta l’autenticazione, era privo del luogo e della data di autentica, necessari alla verifica che le firme non siano state apposte prima di 180 giorni antecedenti la data di presentazione della lista.
Da qui la ricusazione della lista, visto che nei comuni da 40mila a 100mila abitanti il numero minimo di sottoscrizioni validamente autenticate per la presentazione ed ammissione di una lista elettorale è di 200.
Nella stessa seduta è arrivata anche la decisione sul ricorso di “Montella Libera”. Anche in questo caso la lista, che candidava a sindaco Antonio Ziviello, è stata esclusa dalla tornata elettorale. La compagine che vede in campo anche l’attuale primo cittadino, Ferruccio Capone, però, ha già annunciato di voler ricorrere al Consiglio di Stato.