“Nella Città delle Streghe è da tempo immemorabile che si cerca, e non si trova, la formula magica per attirare turismo: Benevento città spettacolo, distretto culturale, parco letterario, piano regolatore della cultura, network istituzionale, G8 cultura, G4 musei, fino al recente Piano Turistico Locale previsto da una normativa regionale finalizzata ad agevolare la fase di successione agli Enti Provinciali per il Turismo, in lunga ed immeritata agonia. “Riassunto del Sannio” la definiva, entusiasta, lo scrittore Domenico Rea, ma Benevento non sa fare rete e sintesi, finendo col meritarsi la più usata definizione di “Dormiente del Sannio”. Svegliare le migliori energie per indirizzarle verso un progetto per il turismo, condiviso e vincente, è compito collettivo, che deve mettere fianco a fianco cittadini e istituzioni.
Agli atti del Comune di Benevento giace una bozza di Regolamento per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani, volto a promuovere e sostenere lo sviluppo di Patti di collaborazione tra amministrazione e cittadini. Approvato in Consiglio, genererebbe quelle forme di sussidiarietà sollecitate dalla Costituzione, utili a coinvolgere attivamente la cittadinanza nella difesa e valorizzazione dei beni comuni. Si potrebbe iniziare subito da questo atto consiliare, in attesa di vedere poi nascere quelli che l’art.74 dello Statuto cittadino considera “i fondamentali organismi di partecipazione promossi dal Comune di Benevento: la Conferenza Economica Cittadina, la Conferenza degli Enti e degli Operatori Culturali e il Forum dei cittadini”.
È del tutto evidente che la partecipazione a Benevento non occupa i pensieri corti di certa politica, la quale non aiuta la città a svegliarsi, anzi prova allergia per iniziative popolari come la richiesta, sottoscritta da oltre tremila cittadini, per lo svolgimento di un referendum consultivo (previsto dalla Statuto) sul tema della ripubblicizzazione dell’acqua. Occorrono più che mai strategie di sviluppo inclusivo, orientate ai nuovi modelli di economia civile, che rimettano il bene comune e la persona al centro della vita economica. Il turismo della nostra città non può avere futuro se permane un’inaccettabile carenza di infrastrutture, a cominciare dalla mancanza di collegamenti ferroviari domenicali con Napoli. Benevento vanta il riconoscimento mondiale UNESCO per il complesso di Santa Sofia. È questo il prestigioso e mai decollato “volano” per la nostra città.
Abbiamo consegnato da tempo al Presidente della Provincia, e per conoscenza all’Assessora comunale alla Cultura, un dossier su Chiesa e Chiostro di Santa Sofia, entrambi di proprietà Provinciale, chiedendo che tale Ente attui un principio di ottimizzazione delle risorse: il ritorno all’orario di apertura continuato, dalle 9 alle 19, senza costi aggiuntivi per le spese di personale (custodi ed altre risorse umane), che già risultano in servizio in questa fascia oraria, da utilizzare per la funzione di accoglienza nel Museo e nella Chiesa per la visita dei turisti, attualmente penalizzati da inspiegabili chiusure pomeridiane. Ricordiamo che lo scorso 23 marzo, a Roma, è stato firmato dal vicepremier del MoVimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, un Memorandum tra il Governo italiano e quello Cinese. Al quinto punto del secondo Paragrafo è riportato testualmente il seguente obiettivo: “Connettività people-to-people. Le Parti cercheranno di ampliare gli scambi interpersonali, sviluppare la rete di città gemellate, valorizzare il Forum Culturale Italia-Cina per la realizzazione dei progetti di gemellaggio tra siti italiani e cinesi registrati dall’UNESCO quali patrimoni dell’umanità.”
Per la città di Benevento si aprono prospettive turistiche che mai ha avuto fino ad oggi e per le quali deve attrezzarsi con tempestività. La presenza di settanta studenti cinesi presso il conservatorio cittadino “Nicola Sala”, evidenziata dal suo Direttore, potrebbe rappresentare un primo ponte di contatto e di reciproca attrazione tra realtà che possono abbattere distanze geografiche nel nome della cultura e del turismo.