Tutto o quasi come da pronostico per la tornata elettorale provinciale che ha eletto i consiglieri, il presidente era già stato eletto a ottobre. Il centrodestra ne pesca sei, il centrosinistra i restanti 4. Parisi, da Limatola, il più votato in assoluto con 7.998 voti, poi il mastelliano Nino Lombardi, 7.697. Una graduatoria che il sindaco di Benevento deve incassare ma che gli induce parecchia irritazione anche perchè dietro Parisi si è mossa la macchina elettotale della premiata ditta Mosè Principe Luigi Barone. Con settori di Forza Italia per nulla contrariati dalla straoridnaria affermazione di Parisi. Mastella deve anche sopportare lo smacco di vedere la sua lista sopravanzata da L’Altro Sannio, quella mastelliana doc era Noi Sanniti, distanziata di 821 voti e c’è da dire che quelli dell’ex ministro erano pure voti ponderati. Insomma non si è trattato di un passaggio particolarmente incoraggiante e se ci aggiungiamo che su Luca Paglia manca un voto di qualche consigliere di maggioranza, magari di un’area centrista a mo di scudocrociato, il quadro è davvero completo. Mastella non rilascia dichiarazioni ma ambienti a lui vicini raccontano di nervosismo tale da tagliarsi col coltello. Così come quello di Mario Pepe che non ha ottenuto voti a Benevento per il suo scudiero Pino Ricci e i cui rapporti con Mastella sarebbero, ora, assai tesi per non dire infranti. Senza considerare il dispendio di energie del “rasputin” Parente per Armando Rocco, altro reprobo del PD, che perde la sfida diretta con l’altro “astista” Napoletano ed anche in questo caso Mastella aveva idee diverse. Chi, invece, esce rafforzato è il presidente Di Maria. Bozzuto resta in sella e questo gli consente di riavvicinare i sindaci della sua zona. Di Maria reso più autonomo da questo giro? Di certo si considerando i voti di lista ma è Mastella che ora si trova a dovere fronteggiare una situazione anche interna alla sua maggioranza per nulla semplice.
