“Rivolgo un appello al presidente del consiglio Conte e al governo italiano affinche’ riconosca al piu’ presto Juan Guaido come legittimo presidente del Venezuela, come hanno gia’ fatto gli Usa, il Brasile, l’Inghilterra e altri paesi del mondo”. Vanessa Ledezma ha 36 anni e vive dal 2011 a Piacenza, e’ venezuelana ma con un nonno originario di Grottaminarda. Suo padre, Antonio Ledezma, e’ stato sindaco metropolitano di Caracas dal 2008 al febbraio 2015 quando e’ stato arrestato e imprigionato per alcuni mesi nel carcere militare di Ramo Verde prima di essere rimandato a casa agli arresti domiciliari per motivi di salute e di riuscire a fuggire dal Paese e a raggiungere la Colombia e da li’ la Spagna dove tuttora vive, a Madrid. “In questi giorni – racconta Vanessa Ledezma – si sta riscrivendo la storia democratica del Venezuela, nella speranza di porre fine a una dittatura che ha messo in ginocchio una delle nazioni piu’ ricche del mondo”. La madre di Vanessa, che vive a Caracas, ha raccontato al telefono alla figlia di una situazione “di paura e disperazione, ci sono stati dei morti e centinaia di arresti di oppositori di Maduro, le strade sono deserte. Quella italiana e’ la seconda comunita’ straniera presente in Venezuela dopo gli argentini – conclude – per questo e’ importante che l’Italia faccia sentire tutto il proprio sostegno per questa svolta democratica del Paese. Il mio sogno e’ che mio padre possa ritornare in Patria da uomo libero”.