Matera e soci non si arrendono. Più Mastella imprime traiettorie precise ai suoi sodali, più il sindaco di Bucciano e forse pure quello di San Nicola Manfredi Errico proseguono sulla strada maestra della difesa delle proprie prerogative in contrasto al cannibalismo mastelliano. Mercoledi 30 nuovo incontro per uffcializzare, forse, il varo di questa lista che raggruppa amministratori di eterogenea provenienza, Sannio in Movimento. Il ragionamento che viene fatto risponde a canoni di pluralismo. “Non abbiamo intenzione di entrare in conflitto con le due liste ufficiali”, dice Domenico Matera, “vogliamo solo rappresentare le esigenze di quegli amminstratori che intendono fornire a Di Maria un sostegno valido nella difficile impresa di governare la Provincia sapendo bene che l’attuale normativa è lacunosa e inadeguata”. Resta però l’enigma Errico. Secondo la versione di Matera non sarebbe affatto fuori dal novero di coloro che ricercano soluzioni alternative e che l’appuntamento del 30 lo avrebbe lui stesso caldeggiato; ma c’è pure chi sostiene che abbia invece virato per la linea mastelliana. Ieri Mastella ha formalizzato le due liste e parlato anche di candidature. L’asse con Di Maria parrebbe funzionare in direzione di una rappresentanza congrua di sindaci altosanniti mentre a Benevento Luca Paglia l’avrebbe spuntata sulle velleità di Antonio Capuano cui non è valso, rebus sic stantibus, lo spostamento verso i Moderati. In ultima analisi resta un interrogativo: come mai tanto interesse verso lo scranno di un ente spogliato ormai di parecchie prerogative? Se fosse solo per garantire un aiuto al Sannio sarebbe nobile. E’ lecito nutrire riserve.