Mastella e le provinciali atto secondo. Il sindaco stringe per due sole liste senza riferimento partitico. Palazzo Mosti è diventato una sorta di comitato elettorale permanente presso il quale si alternano gli attori principali di questo teatro e qualche comprimario. Tutto sotto lo sguardo attento di Renato Parente, dirottato a tenere a bada Di Maria che deve muoversi con assoluta cautela, stretto come è tra l’ossequio dovuto al suo alleato e l’esigenza di riservarsi uno spazio vitale che gli impedisca di apparire come estremamente subalterno all’inquilino di Via Annunziata. E per non sembrare tale, anche Di Maria guarda con interesse a quegli amministratori che di fare da sgabello a Mastella non ne hanno alcuna intenzione. Attorno a Matera e pure a Fernando Errico, gran promotore dell’incontro di ieri sera in un noto ristorante di Contrada Iannassi, e abile a destreggiarsi in una situazione non semplice, si coagula un nucleo di amministratori che daranno vita ad una lista che avrebbe già anche il nome ed il simbolo. Il sindaco di Bucciano Domenico Matera