La maggioranza di Mastella non accenna a calare l’intensità delle proprie fibrillazioni. In assenza di opposizione, in nome della quale spiccano le sole personalità di Marianna Farese ed Italo Di Dio, il resto è tutto appannaggio dei bizzosi membri dei gruppi mastelliani, primi su tutti i cosiddetti Moderati. Che poi tali non lo sono per niente. Franzese, Puzio, Angela Russo e i fiancheggiatori Tomaciello ed ora anche Capuano, così riportano gli organi di informazione, rappresentano il nerbo delle forze che sostengono il sindaco. Un gruppo che potremmo definire “fluttuante” quello dei Moderati. In questi due anni e mezzo sono stati al centro della maggiorparte delle interconnessioni politiche più importanti. Attratti dalle sirene di Alternativa Popolare, i tre hanno spesso incrociato i fertri con Mastella che per loro coniò una piroetta politica sostenendo la alterità tra la funzione politica e quella amministrativa. Poi furono le indiscrezioni leghiste a prendere la scena, Angela Russo in particolare, mentre gli altri hanno sempre mantenuto viva la fede in Mastella, non senza fare pressioni per il rispetto degli equilibri. Come è accaduto nella vicenda Ambrosone, tutta incentrata sulla corretta impostazione da dare a proposito di commercio e di relativi pesi e misure. Mastella li considera esiziali per la sua stabilità e li blandisce fino ad arrivare a sacrificare, senza delegittimare, l’uomo suo più fidato, Luigi Ambrosone. Ora quel gruppo si arricchirebbe, ma il condizionale è solo per precauzione, anche di Antonio Capuano che volta le spalle a Forza Italia e spera in una candidatura provinciale che da quella sponda non avrebbe avuto. Sperano tutti in Mosè, l’architetto di questo progetto di opposizione interna a Mastella.
