“Scompare con l’On. Gennaro Papa una figura prestigiosa della politica sannita. Un galantuomo che credeva nelle sue idee ma rispettava quelle degli altri. Un autentico democratico, un liberale, un uomo politico esemplare e di grande dignità. Lo ricordo con stima ed affetto. Lo addito, in questi tempi opachi, come esempio cui guardare ed a cui attingere valori costituzionali che sembrano oggi a rischio”.
Queste le parole di cordoglio del sindaco di Benevento Mastella per la morte di uno degli ultimi esponenti di una dinastia politica ormai estinta. 93 anni, Papa ha ricoperto, nel corso della sua lunga vita politica, incarichi prestigiosi a partire dal ruolo di sindaco di Montesarchio dal 1970 al 1972 e dal 1987 al 1989 sempre militando nel Partito Liberale. Da Villabruna a Malagodi, da Zanone ad Altissimo visse l’intera vicenda liberale fino a Tangentopoli che scompaginerà la Prima Repubblica. Parlamentare nella III, V e VI Legislatura, Papa entrò in Parlamento nel 1961 ereditando lo scranno parlamentare da Raffaele De Caro ottenendo incarichi di sottogoverno. Uomo di vasta cultura giuridica, Gennaro Papa fu allievo di Giovanni Leone all’epoca della sua formazione universitaria e da giurista e componente della Commissione giustizia fu tra i proponenti del nuovo testo del Codice di Procedura Penale nel 1974. Con lui scompare uno dei più valenti esponenti di una scuola politica che ormai non c’è più e di cui sentiamo la mancanza.