Finale di 2018 dai toni arroventati dalle parti di Palazzo Mosti e in generale nella politica beneventana. La questione Barone all’Asi ha scaternato un vespaio di polemiche e di prese di posizione che era assai facile immaginare. Barone, nell’immaginario collettivo, da destra a sinistra, considerato uomo buono per tutte le stagioni, sia che governi la destra o la sinistra o Mastella. Che per sua storia politica sfugge alle etichette che non siano riferibili ai suoi interessi politici. Barone, sornione lascia sfogare i suoi censori
Con Barone all’Asi si potrebbe anche definire il nascente centrodestra già in crisi. Forza Italia mastica amarissimo. Dal gruppo consiliare al “triumvirato” nessuna reazione ufficiale ma è facile immaginare l’irritazione. Sarebbe occorsa maggiore concertazione, si sussurra dalla sponda azzurra, e la convinzione che con Barone si sia stati di manica larghissima rispetto all’apporto profuso è radicata. Da Fratelli d’Italia il parossismo è palese. Paolucci fa sapere di volere riunire l’esecutivo del partito prima di prendere una posizione ufficiale ritenedo assai delicato il momento politico contingente