Ex conigliera addio. Il Ministero degli Interni liquida la faccenda e nega l’autorizzazione per l’uso della struttura. Niente da fare anche per Esculapio, la cooperativa cui la coppia Quarantiello-De Minico aveva fittato gli spazi. I primi effetti della cura Salvini, si potrebbe dire, e a farne le spese è l’azienda di Marano con sede a Frattamaggiore, siamo nell’hinterland nord di Napoli. Alla quale la situazione comincia a stare parecchio stretta. Anche a San Pasquale dove l’Amministrazione rileverà, o almeno se lo augura, gli spazi che sono in dotazione a Caritas a partire da aprile del 2019 Esculapio ha ambizione di comparire ma da qui ad aprile prossimo c’è tempo e non è detto che chi c’è ora non si attrezzi per tentare di restarci. Insomma, la situazione che sembrava di comoda archiviazione per Esculapio e i suoi sponsor beneventani, di colpo ora si fa molto complessa. Anche perchè, come riporta Altrabenevento, “l’incarico assegnato ad Esculapio è oggetto di ricorso al TAR da parte della cooperativa beneventana il Faro, seconda classificata alla gara di appalto. I giudici del Tribunale amministrativo, proseguegono i “Coronas Boys” con l’Ordinanza del 22 novembre, hanno sospeso l’efficacia degli atti di affidamento del servizio ad Esculapio fino alla udienza di merito fissata per il 27 febbraio 2019″. Ieri l’altro la Guardia di Finanze su incarico della Procura ha preso possesso di alcuni faldoni per vederci chiaro sulle autorizzazioni rilasciate dal Comune per l’utilizzazione dell’ex conigliera. Il sindaco Mastella è atarassico, almeno in apparenza e diplomaticamente sgombra il campo da ogni sospetto.
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