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Benevento| Sussurri e grida dal Palazzo. Parente verso lo staff di Di Maria?

Benevento| Sussurri e grida dal Palazzo. Parente verso lo staff di Di Maria?

30 Novembre 2018 | by Enzo Colarusso
Benevento| Sussurri e grida dal Palazzo. Parente verso lo staff di Di Maria?
Politica
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E’ un momento assai delicato per la politica beneventana. I destini di Comune e Provincia sembrano procedere di pari passo perchè collegati potrebbero essere i destini delle due prossime nomenklature. Si badi bene: il condizionale è d’obbligo perchè ciò che è assodato oggi può non esserlo domani e proprio a causa della liquidità delle posizioni e delle variabili. Anche su Gigi Ambrosone il beneficio d’inventario è obbligatorio. Che viva una condizione di minorità in questo momento è fuor di dubbio. I consiglieri, nella loro coralità, gli sono contro e per via di un certo “iperdinamismo” che lo accompagna dal giorno del suo insediamento e per via della sua “iconicità” di leale e indiscusso paladino del mastellismo più rigoroso. Ma l’aura di mastelliano di ferro potrebbe non bastare. Oggi Mastella lo ha chiamato a rapporto nel suo studion dopo la riunione di giunta. Sembrerebbe per giustificare la sua scelta di esentarlo dalla presenza durante il confronto con i commercianti alla Camera di Commercio, cosa che è sembrata un’anticamera dell’esilio. Mastella in cuor suo non vorrebbe ridimensionare il delfino ma vi è indotto da uno status quo che potrebbe non essere più in grado di gestire. La possibile emorragia di consiglieri in direzione Lega. E con molta riluttanza potrebbe autorizzare il tourbillon del rimpasto. I nomi del post Ambrosone, sempre se si arriverà a tanto, sono quelli che girano da qualche tempo: Molly Chiusolo è di certo tra questi. Oggi a Palazzo Mosti si sono visti, ancora una volta, i protagonisti di una settimana politica intensa. Luigi Barone, per esempio, che potrebbe approdare ad Asea anche se la cosa non lo intriga più di tanto in cerca di qualcosa di più consistente ma forse sarebbe pretesa esosa. Contro di lui, al di la delle apparenze, c’è Forza Italia e pure Fratelli d’Italia che non lo ritengono organico allo schieramento ma solo un aggregato dell’ultim’ora in cerca di prebende. Da un po di giorni si accompagna in modo stabile a Renato Parente che potrebbe essere uno delle due figure di stretta fiducia che il presidente della Provincia Di Maria sta valutando per comporre il suo staff. Renato avrebbe il compito che più gli si addice, quello di mediatore tra Rocca e partiti: un ruolo per nulla invidiabile ma adatto alla sua fama di “Rasputin”. Il tutto con la benedizione di Mastella.

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