“Giù le mani dalle tasche dei cittadini. Non esiste che i soldi dei sangiorgesi vadano a finire in un pozzo senza fondo quale è l’Alto Calore”. Così Francesca Maio, portavoce del M5S al Consiglio comunale di San Giorgio del Sannio, commenta la volontà manifestata dal sindaco Mario Pepe di approvare l’aumento di capitale della società Alto Calore Servizi così come previsto dal cosiddetto “Piano Pozzoli”.
“Da quanto riportato dagli organi di informazione – spiega l’esponente del Movimento Cinque Stelle – il sindaco di San Giorgio del Sannio è tra i pochi (pochissimi) amministratori favorevoli alla proposta di aumento di capitale della società. Ci chiediamo quali siano le ragioni di questa scelta, considerato che al suo entusiasmo fa da contraltare lo scetticismo di quasi tutti gli altri sindaci sanniti”.
“Il disastro dell’Alto Calore è sotto gli occhi di tutti – prosegue Francesca Maio. Decenni di gestione scellerata hanno prodotto 134 milioni di debiti e un servizio assolutamente inadeguato rispetto alle attese dei cittadini. E nessuna tra le maggioranze politiche – centrodestra e centrosinistra – che si sono succedute al governo dell’ente di corso Europa si è dimostrata capace di rimettere il carrozzone sulla giusta strada. Oggi i nodi vengono al pettine. E il fallimento dell’Alto Calore altro non sarebbe che il fallimento della politica. Di quella politica che per tutti questi anni ha tollerato gli sprechi e incentivato il clientelismo più spinto. E a pagare, ora, dovrebbero essere i cittadini?”.
“La discussione – incalza la consigliera – deve essere trasferita nelle sedi ufficiali. Convochi, il sindaco, il Consiglio Comunale, considerata l’obbligatorietà. Lo faccia al più presto. E speriamo che siano tanti i sangiorgesi desiderosi di assistere al dibattito. È innanzitutto ai suoi concittadini, infatti, che Pepe deve spiegare perché oltre 340mila euro devono spostarsi, nei prossimi anni, dalle casse del Comune a quelle di una società incapace di assicurare alla nostra comunità un servizio degno di un Paese civile e che in cambio del poco che offre chiede tanto, viste le bollette sempre più care”.
“Noi, ovviamente, – prosegue la consigliera – ci opporremo con ogni mezzo a questa follia. La ricapitalizzazione di cui si sta discutendo serve solo a garantire continuità di gestione alla politica e a dare un primo sfogo agli appetiti dei privati”.