Italo Di Dio si conferma tra i più attivi, per meglio dire il più attivo, tra i consioglieri di opposizione. La vicenda farraginosa del piano traffico, la sua mancata esposizione a causa di dissidi interni alla maggioranza e malumori con il Comando dei Vigli Urbani, viene analizzata dal consigliere di area democratica.
“E’ proprio il caso di dire che per l’Amministrazione Mastella mai vicenda fu più Spinosa sul piano degli equilibri interni. L’incomprensibile atteggiamento dell’assessore Delcogliano sul nuovo Piano Traffico che dovrebbe rivoluzionare la viabilità cittadina sta generando malumori e divergenze nell’ambito della maggioranza: i consiglieri comunali sono stati letteralmente esautorati, come se la loro opinione non fosse rilevante alla luce di un provvedimento che potrebbe stravolgere l’intero sistema di mobilità su gomma del capoluogo. Nessun coinvolgimento, nessun confronto, nessuna discussione sull’argomento. Il Piano, per disposizione sindacale, è stato illustrato oggi solo a pochi eletti nelle segrete stanze di Palazzo Mosti e a costoro è stato fatto credere che la loro presenza fosse importante per aprire ad una condivisione quando in realtà si trattava di una convocazione a scopo puramente informativo, una sorta di ratifica di quanto già deciso da tempo. Bene hanno fatto i “Moderati” a disertare una riunione indetta in maniera frettolosa solo per rimediare a lamentele e mugugni rispetto ad una palese volontà di non includere alcuna parte politica nel ragionamento. La presa di posizione del gruppo in questione in realtà rispecchia il pensiero di quasi tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione, tranne ovviamente di chi si allinea a prescindere pur di non scontentare il primo cittadino (probabilmente temendone l’iraconda reazione). E ricalca pure il sentimento di delusione di tutti quei dipendenti comunali, vigili urbani in primis (vedi lo sfogo del comandante Fantasia) che dall’alto della loro esperienza pluriennale avrebbero potuto dare un grande contributo alla stesura del suddetto Piano. Professionisti che, al pari dei consiglieri comunali, sicuramente conoscono meglio le abitudini dei beneventani rispetto a quanto emerso dagli eminenti studi del titolatissimo professor Spinosa, che potevano essere integrati da testimonianze dirette di gente che da anni opera sul campo. Il Piano Spinosa oggi è custodito gelosamente, manco fosse un capolavoro di arte moderna, dall’assessore Delcogliano, che si è guardata bene dal consentire ai rappresentanti eletti dal popolo – a differenza sua, che è una nominata – di prenderne visione ed esprimere un parere al riguardo. Il Piano non è stato portato in Commissione, non è stato posto all’attenzione della Conferenza capigruppo, e ci piacerebbe sapere se ed in che modo è stato sottoposto all’attenzione dei Comitati di Quartiere, delle associazioni che rappresentano esercenti e attività commerciali, se sono stati in qualche modo coinvolti tutti gli attori interessati. Passaggi necessari e che sarebbero stati anche utili a dimostrare che non si tratta di uno strumento calato dall’alto e che non è intoccabile per il solo fatto di essere stato approntato da una eminente personalità del settore (peraltro profumatamente pagata). E invece l’impressione che ne deriva è che siamo di fronte ad un documento già redatto nella sua interezza, confezionato, impacchettato e piazzato come un bel regalo sui banchi dei consiglieri che dovranno far finta di apprezzare e dire sì senza neppure scartarlo. Purtroppo questo è il dazio che si paga quando si decide arbitrariamente di esautorare i rappresentanti dei cittadini mortificando chi si occupa di politica attiva e, di conseguenza, annullando le capacità di confronto, discussione e coinvolgimento”.