Ieri la poderosa presa di posizione di Fausto Pepe che nella sua conferenza stampa all’Hotel Italiano ha in sostanza difeso la sua onorabilità dinanzi allo tsunami di invettive che dovette ricevere all’indomani della dichiarazione di falimento di Amts, decisa dal Tribunale del Lavoro di Benevento. Pepe chiama in causa Mastella e lo fa in maniera pugnace. “Il sindaco ci deve spiegare perchè il Comune non si è costituto parte civile nel ricorso in Cassazione e per quale motivo ha atteso il mese di Novembre 2016,con la delibera 221, nella quale ha omesso di evidenziare la sentenza d’Appello che smontava il portato del Tribunale del Lavoro”. Pepe imputa a Mastella la scarsa conoscenza dei fatti e rivendica il pregresso e la sua azione atta a salvare la partecipata. “Mastella non ha atteso che si esaurisse l’iter giudiziale e ha svenduto Amts accelerando il processo di privatizzazione.
Ora l’azienda torna viva e il sindaco è chiamato a dire alla città cosa intenderà farne”. Per ora Mastella non risponde. Ha però già riunito i suoi più strettui collaboratori per affrontare la nuova situazione. Chi parla è invece Vizzi Sguera, coordinatore citrtadino di Forza Italia, il partito del sindaco. Sguera è come sempre assai obiettivo. Definisce scivolone quello degli avvocati della curatela, fatto che ha determinato la Suprema Corte di Cassazione a dichiarare irricevibile il ricorso proposto avverso la sentenza della Corte di Appello che aveva revocato il fallimento dell’Amts, e analizza le motivazioni della Suprema Corte. Vizzi Sguera riferisce un particolare passaggio nel quale la Cassazione dice che “spetta al Giudice il compito di verificare che l’esercizio dell’impresa non risulti manifestamente dannoso per i creditori .
Per Vizzi non vi è dubbio alcuno che, anche a parere della Suprema Corte, il Tribunale di Benevento, nel dichiarare il fallimento dell’Amts, ha valutato correttamente lo stato di insolvenza strutturale e non transitoria della partecipata e ha ritenuto difficilmente attuabile quanto previsto nella richiesta di concordato preventivo. Cautamente dalla maggioranza arrivano i primi segnali di reazione. L’attesa è concentrata tutta su Mastella e del suo governo che fino ad ora non ha reagito ufficialmente. Bocche cucite dall’Amminstrazione e tuttavia una presa di posizione si attende con i creditori che di certo non faranno attendere la loro.