Nuova riunione dei sindaci del PD ieri sera a Corso Garibaldi. Argp,ento principe, ovviamente, sono le provinciali delm 31 ottobre quando i 936 aventi diritto al voro, tra sindaci e consiglieri comunali, saranno chiamati ad eleggere il nuovo presidente della Provincia di Benevento. E se nel centrodestra i giochi sono ormai fatti e la candidatura di Antonio Di Maria marcia spedita, anche nel PD l’orientamento sembra essere stato tracciato. Franco Damiano dovrebbe essere il portacolori vuoi per la “freschezza” della sua candidatura, è stato eletto a giugno e rientra nei parametri temporali giusti, vuoi per la carica di sindaco del secondo maggiore centro del Sannio. Il dato politico è però ben diverso. Sulla carta Di Maria non dovrebbe avere difficoltà ad imporsi e non per particolari meriti personali ma perchè supportato dal voto ponderato di Benevento e si sa quanto il voto ponderato, nella passata tornata, fu determinante per l’elezione di Ricci. De Caro, che sa bene come ci si destreggia coi numeri, ha tentato la carta della disperazione facendo appello alla necessità di dare spazio al civismo dei sindaci chiedendo, in sostanza, un’intesa a Mastella di solidarietà provinciale che però è stata prontamente rispedita al mittente. Ragione per cui si veleggia verso un esito quasi scontato del voto di casta, come la legge impone.
E tuttavia va registrata l’amarezza di Claudio Ricci. In una interviasta che rilasciò alla niostra emittente il presidente non aveva avuto esitazioni a polemizzare col suo partito, reo di non averlo supportato a sufficienza nell’arco del suo quadrienni alla Rocca. Ricci è particolarmente acerbo con quei sindaci che, morosi, non hanno contribuito alla causa di Samte e Damiano è uno di questi; non l’unico ma di certo uno dei maggiori debitori.