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Benevento| Ato, il PD: assicureremo il sostegno ma centrodestra è irresponsabile

Benevento| Ato, il PD: assicureremo il sostegno ma centrodestra è irresponsabile

28 Settembre 2018 | by Enzo Colarusso
Benevento| Ato, il PD: assicureremo il sostegno ma centrodestra è irresponsabile
Politica
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Arriva in tarda serata il primo segnale proveniente dal PD in relazione alla elezione di Pasquale Iacovella al vertice dell’Ato rifiuti. E’ firmato dai cinque membri del centrosinistra Insogna, Panarese, Napoletano, Fusco e D’Orta  che stamattina non erano presenti alle operazioni di voto, in profondo dissenso con l’impostazione che il centrodestra ha inteso conferire alla soluzione del problema Ato. Una contumacia che potrebbe anche essere opinabile ma denota il clima di inconciliabilità che in questo momento caratterizza il borsino dei rapporti in seno all’ente. E tuttavia, i cinque formulano al neo presidente dell’Ato Pasquale Iacovella i migliori auguri per un proficuo lavoro sicuri che saprà interpretare le esigenze territoriali e superare le criticità che affliggono il ciclo integrato dei rifiuti. Poi la stoccata politica. “Evidenziamo la nostra mancata partecipazione al voto in segno di dissenso rispetto alle logiche di partito che ancora una volta hanno prevalso rispetto all’interesse comune segnando una nuova spaccatura all’interno del Consiglio. La Governance condivisa e da tutti auspicata all’indomani delle dimissioni di Giovanna Tozzi non è stata mai ricercata e irresponsabilmente archiviata. Noi, a differenza dei colleghi consiglieri che per un anno non hanno partecipato alle riunioni dell’Ato impedendone il funzionamento, assicureremo il nostro contributo nel rispetto del mandato ricevuto e nell’interesse della collettività”. Sta di fatto che il primo dei due round di questo autunno se lo è assicurato il fronte mastelliano; il secondo sarà a fine ottobre quando Antonio Di Maria, con molta probabilità, sarà il successore di Claudio Ricci alla Provincia. Il segnale lanciato da De Caro e cioè di fare fronte comune attraverso un ricorso al civismo delle liste pare destinato ad infrangersi contro i  numeri che ora come ora arridono a Mastella.

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