Clemente Mastella uomo politico a tempo pieno. Ormai è chiaro quali siano le mire dell’ex ministro: rientrare nella politica vera, quella che conta, dalla porta principale. Da queste colonne abbiamo a più riprese e da parecchio anticipato ciò che il sindaco di Benevento ha intenzione di fare e più volte abbiamo ripetuto che è questa la sua vera mission e non quella amministrativa che è materia da lui distante. E allora ecco che architetta e costruisce il suo scacchiere e visto che di appuntamenti dinanzi a lui ne sono tanti assisteremo, da qui al 2019 inoltrato, ad una escalation di caminetti e di conciliaboli attraverso i quali cercherà di piazzare i suoi colpi vincenti che finora sono stati per i suoi ma che adesso potrebbero essere per se. In attesa che il tempo si compia il ceppalonico, da Fiuggi, dove si è riunita la convention del centrodestra organizzata da Antonio Tajani, ha messo in guardia il suo partito Forza Italia dal fidarsi di Salvini. “Questo governo ha interessi populistici, non di natura popolare. Il governo c’e’, non c’e’ l’opposizione, non c’e’ piu’ il centrosinistra”. Salvini, ha aggiunto Mastella, non torna di qua, rispetto alla Lega dobbiamo essere in un rapporto di competizione molto forte. Da domani mi aspetto un nuovo inizio, altrimenti non ce la facciamo. O scatta questa idea forte e riprende quella che era Fi nel ’94 o non ce la facciamo”. Sul decreto Milleproroghe e i fondi per le periferie, Mastella ha detto: “Bisogna chiedere all’Anci azioni dimostrative nei confronti del governo. E’ giusto, ha concluso, che si intervenga in modo deciso e forte. Ora va cavalcata questa onda”.
