Settembre mese della ripresa delle attività politiche e dei primi approcci. In tale novero va contestualizzato quello interessante fra Forza Italia e Fratelli d’Italia. Un incontro che potremmo definire d’approccio con Vizzi Sguera plenipotenziario di Forza Italia e Federico Paolucci, commissario sannita del partito della Meloni. Un primo scambio di opinione, con la benedizione di Clemente Mastella, che segna il ritorno al dialogo dopo qualche anno di interruzione dei contatti e di diverse impostazioni metodologiche. Sia Paolucci che Sguera hanno definito proficuo il confronto pur nella consapevolezza che il cammino da fare è lungo, ma ciò che emerge è la comune volontà di ricreare la coalizione di centro-destra partendo però da basi politiche forti e ben costituite. Mastella è in un momento di forte dinamismo. Gioca su due ed anche tre tavoli e sempre più forte è la sensazione che davvero voglia provare l’avventura delle regionali in un epico scontro con De Luca nel 2020. Una considerazione che emerge anche dalle sue recentissime osservazioni sui fatti avellinesi nei quali entra d’imperio, non lo aveva mai fatto fino ad ora, da uomo forte di partito, censurando ogni forma di improvvisazione nella condotta dei due consiglieri eletti nella lista di Forza Italia, Fruncillo e Iandolo, escludendo in modo netto la possibilita’ di accordi con Ciampi che violino le direttive regionali del partito” e sostenuto invece la necessita’ di “una forte iniziativa politica che veda il centrodestra unito e propositivo”. Una impostazione politica prettamente forzista che rappresenta una novità non sottovalutabile nel quadro delle possibili alchimie future tra ambienti che si riconoscono in una data parte politica. Fratelli d’Italia ha sempre chiesto impegni precisi in tal senso e cioè che le basi fossero ben solide all’interno di un tracciato articolato e le perplessità in tal senso di Paolucci e degli altri Fratelli hanno sempre costituito un freno ad ogni possibilità di dialogo. Certo conterà capire come ci si porrà in relazione alle prossime elezioni provinciali che è il primo banco di prova reale. Bisognerà capire come Mastella vorrà imbastire la coalizione, cosa chiederà a Di Maria, per esempio, se imporgli l’appartenenza politica, come chiede Fratelli d’Italia, oppure darà l’assenso ad una rappresentanza civica che però non collima coi suoi progetti di unità politica e di ambizione personale. Ciò che balena è che anche Mastella abbia compreso che il tempo delle porte mezze socchiuse sia terminato e che adesso urge serrare i ranghi e fare il passo decisivo verso l’unità politica coi soggetti che per opportunità o per altro chiedono la stessa cosa. Martedi nuovo approccio a Palazzo Mosti e si comprenderà qualcosa in più. Va da se che, almeno nel Sannio, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno cominciato a parlarsi e questo non è poco.