E venne una Pontida del Sud per sancire l’avvenuta radicalizzazione anche a Mezzogiorno del partito “celodurista” di Bossi che dalle valli varesotte bestemmierà in celtico per quanto sta accadendo nel “suo” ex partito imbastardito. Un partito che fa proseliti in “terronia” dove mette radici e non solo nelle roccaforti della destra neofascista e negli ambienti più populisti ma anche tra quelle coscienze moderate illuse dal ventennio berlusconiano ed ora affascinate dagli slogan di ordine e sicurezza che promanano dal nuovo leghismo. La Pontida del Sud si terrà a Campagna, in provincia di Salerno, il 29 e 30 settembre prossimi. Si tratta della prima kermesse campana del partito di Salvini, alla quale dovrebbero partecipare vari big nazionali del Carroccio. E subito parte la campagna di contrasto da parte di chi ritiene, non senza qualche ragione, che la Lega, sorge con sentimenti acutamente antimeridionali cavalcando un sentimento assai diffuso tra i ceti piccoloborghesi e forse non solo quelli della società settentrionale. C’è un sito che si chiama questalegaeunavergogna.it’ e che si rifà direttamente ad una nota canzone di Pino Daniele, creato sul web dai promotori di un manifesto contro la due giorni leghista tra i quali spiccano gli scrittori Roberto Saviano e Maurizio De Giovanni e l’ex sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini. “Saremo anche noi a Campagna il 29 e 30 settembre: per rivendicare ciò che siamo, noi popolo antifascista e antirazzista a difesa dei diritti civili, sociali e politici.
Per oltre vent’anni la Lega e Salvini hanno riservato al popolo del Sud gli insulti più violenti e spregevoli. Gli effetti di tale propaganda sono riscontrabili negli episodi di razzismo e di discriminazione nei confronti dei meridionali, un odio trasferito solo qualche anno fa contro i nuovi ‘nemici’, i migranti. Noi non dimentichiamo”.