Alla Rocca di scena uno degli ultimi consigli provinciali del quadriennio targato Claudio Ricci. Approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2017, il Piano di Riassetto Organizzativo dell’Entetra le misure approvate dal Consiglio. Il presidente uscente ha affrontato i problemi più pregnanti sul tappeto dinanzi ai consiglieri e, in platea, i rappresentanti del comitato viabilità negata di Montefalcone Valfortore. Ricci è tornato sulla legge Delrio, ne ha articolato i paradossi, ha attaccato i nuovi governanti che quella legge, transitoria ad una stagione senza province che non verrà, mantengono in vita rendendo assai complicatav la gestione dell’ente. Per non parlare delle imminenti elezioni provinciali che rimarranno di secondo livello, ad excludendum del popolo elettore. Quando si voterà? Non si sa. Tutto è appeso al Milleprororghe e quindi ad ottobre oppure a gennaio si vedrà. Ricci, intanto, si appresta al passo d’addio ma chi verrà dopo di lui non troverà pavimenti lastricati di certezze. Lui, però, chiede lo stato di calamiutà naturale per le zone del Sannio colpite dai nubifragi di agosto e sulla futura attività dell’Ato, dopo le dimissioni della presidente Tozzi, prova a sdoppiare la sua funzione di amministratore e uomo di partito
