Sopralluogo del “Triumviro” di Forza Italia Domenico Mauro presso lo stir di Casalduni. Con lui anche il sindaco di Fragneto Monforte Caputon e il sindaco di Casalduni Iacovella. Secondo Mauro “purtroppo, come spesso capita in Campania una condizione di emergenza e di provvisorietà per ragioni deteriori e per l’inerzia degli uffici pubblici e delle classi dirigenti si trasforma in permanente, in un labirinto di responsabilità e competenze dal quale diventa impossibile uscirne. Gli allarmi e le emergenze che hanno coinvolto sia lo STIR che il deposito di Toppa Infuocata, infatti, non sono cominciate con l’ennesimo incendio dell’altra settimana ma partono dal lontano 2011 e sono state ben ricostruite nella richiesta di dichiarazione di emergenza ambientale sottoscritta dai sindaci di Casalduni, Pontelandolfo, Fragneto Monforte, Santa Croce del Sannio, Morcone, Sassinoro, Fragneto l’Abate e Campolattaro, e consegnata al Prefetto di Benevento il 28 agosto u. s. .
Adesso – ha commentato Domenico Mauro – al netto degli accertamenti da parte delle autorità inquirenti circa la natura dolosa o meno degli incendi nonché delle conformità dell’impianto alla legge, sembrerebbe che gli interventi per lo spegnimento del medesimo incendio siano stati ritardati poiché dinanzi all’entrata dello Stir fossero state stipate più di 3.000 ecoballe che avrebbero complicato non poco il passaggio dei mezzi di pronto intervento.
A ciò si aggiunga l’assurdità che nei territori di entrambi i Comuni sono ancora stipate provvisoriamente, una formula tanto neutra quanto falsa e offensiva, dopo svariati anni circa 60.000 ecoballe, contenenti rifiuti provenienti da tutta la regione Campania, nonostante il Governatore De Luca dopo le prime procedure di gara, aveva annunciato in pompa magna a maggio del 2016 l’avvio della rimozione delle ecoballe dagli STIR regionali grazie allo stanziamento di 500 milioni da parte del governo nazionale. La Regione dell’efficienza e del decisionismo bonapartista, tanto decantati da Vincenzo De Luca, ha aggiudicato con il D.G. nr. 39 del 15 aprile 2016, il servizio di trasporto e conferimento dei rifiuti stoccati e imballati presso lo STIR di Casalduni, ma nonostante ciò in questi 30 mesi non ne è stata rimossa neanche una e l’ultimo incendio suona come una beffa per le comunità e le economie locali irrimediabilmente danneggiate”.
Il Coordinamento provinciale – ha concluso il commissario Domenico Mauro -, d’intesa con la nostra rappresentanza parlamentare e con il gruppo consiliare regionale, non lascerà sole le comunità del Sannio e continuerà a vigilare affinché si trovi l’incapacità della politica e della burocrazia non si prenda il futuro dei nostri giovani, delle nostre aziende, della nostra agricoltura”.