Che tra Giulia Abbate e il resto del PD sannita vi sia una cordiale indifferenza è cosa ben nota. Per anni l’airolana ha vissuto politicamente da separata in casa rispetto al partito a trazione decariana. Lei, molto vicina a De Luca, è sempre andata da indipendente anche quando è stata candidata, nelle fasi fortunate così come in quelle avverse, e sempre esterna agli orientamenti del partito.
Nell’intervista rilasciata ad Antonio Tretola Giulia ha pesantemente criticato la sua federazione facendo balenare l’ipotesi che il documento della direzione provinciale contro la politica del presidente della Regione De Luca sia arrivato in concomitanza con la nomina di Costantino Caturano al vertice dell’Ente Parco del Taburno lasciando intendere che tutto ruotasse, per l’ennesima volta, attorno ad una poco nobile questione di incarichi e di nomine. Ci ha pensato poi lo stesso Caturano a risolvere ogni problema scegliendo la strada della rinuncia alla nomina, come questo giornale ha diffuso nel pomeriggio di oggi. Il PD non ha esitato a liquidare come strumentale un’accusa del genere. “Non condividiamo, ma comprendiamo le ragioni di chi, come l’avvocato Abbate, in queste ore strumentalizza questa vicenda, banalizzandola. È stucchevole il tentativo maldestro di trascinare il contenuto della discussione sulle nomine effettuate dalla Giunta Regionale. Mai e poi mai questa Federazione ha avuto alcun ruolo a riguardo, tantomeno aspira ad averne”.