Dunque, decisioni tutte interne ai pentastellati che rischiano di creare le condizioni per una consiliatura all’insegna della precarietà.
Ma anche negli attivisti 5 Stelle emergono dei malumori. Sono quelli degli esclusi, che a loro volta ambivano ad un incarico. Seppure non l’hanno manifestato ufficialmente, infatti, appare evidente il malcontento dell’ex direttore di Legambiente, Antonello Di Guglielmo, del neuropsichiatra Camillo Vittozzi come pure del ricercatore Alessandro D’Archi. Tutti in lizza per un posto fino alla firma delle nomine.
Di fronte alle scelte del sindaco Ciampi, però, c’è pure chi si augura, per il bene di Avellino, che la giunta riesca a lavorare e a raggiungere risultati. È il caso di Nello Pizza, leader del centrosinistra, che preferisce giudicare gli assessori alla prova dei fatti. Mentre altri, come Dino Preziosi, terzo alfiere del “Fronte del Cambiamento”, ormai sciolto, che ha appoggiato Ciampi al ballottaggio, non danno giudizi. “Vedremo – dice Preziosi – se sono state messe le persone giuste al posto giusto. Al momento mi sembra che la giunta sia frutto di una spartizione interna al Movimento 5 Stelle. Ma adesso si devono affrontare i problemi. Non ci sono più alibi”.
Per quanto riguarda la giunta, oltre de Angelis, ecco gli altri 8 membri:
Nando Picariello, vicesindaco con delega al Personale, Contenzioso e Trasparenza;
Gianluca Forgione, Bilancio, Partecipate e Patrimonio;
Maura Sarno, Attività produttive ed Eventi;
Rita Sciscio, Lavori Pubblici, Urbanistica e Puc;
Massimo Mingarelli, Politiche ambientali ed Energetiche;
Rosario De Marco, Trasporti, Mobilità, Parcheggi e Protezione Civile;
Michela Mancusi, Pubblica Istruzione e Politiche Culturali;
e infine, Donatella Buglione, Sport, Tempo libero e Politiche Giovanili.