Il passaggio dell’assessore Fortini al centro disabili, l’assicurazione che la Regione farà tutto il suo dovere per garantire la copertura finanziaria dell’anno in corso ha fatto da prologo alla conferenza stampa di Mastella a Palazzo Mosti. Se la Fortini assicura il pieno sostegno Mastella segue an ruota e dal canto suo garantisce che nessuna attività cesserà a Via Firenze almeno sino a quando le condizioni lo riterranno possibile. Il dato meramente tecnico di tutta questa faccenda e cioè il gravame di tutte le spese su di un comune in dissesto ha lasciato il posto a considerazioni di natura diversa. A Mastella proprio non è andata giù la condotta della cooperativa La Solidarietà, quel flash mob di sabato al quale sono stati invitati l’ex sindaco Pepe e il PD, nella sua veste cittadina, che agli occhi del Primo Cittadino ha suonato come una dichiarazione di guerra, un atto di lesa maestà di quel mondo cattolico in cui egli stesso si riconosce e che ora rappresenta l’avversario più incredibile, più inaspettato che mai si potesse immaginare di dover fronteggiare. Mastella è apparso innervosito e parecchio e non ci sta a passare per l’uomo che vuole chiudere il centro mendando per strada i ragazzi. “Nessuno può montare ad arte una campagna denigratoria nei miei confronti, una vertenza sulla persona verrebbe da dire, “perchè è ingiusto e assolutamente fuorviante”. Il sindaco cita se stesso, l’adozione della figlia, insomma allontana da se l’etichetta del duro che mette i numeri sopra tutto ma il tenore della sue parole finiscono per scavare un solco profondo tra se e ciò che più sente moralmente ed eticamente vicino a se. Si guarda bene però dal trascinare nella tenzone la Caritas o addirittura la Curia anche se non appare facile fare distinzioni poetiche. E allora è Angelo Moretti, coordinatore Caritas e anche altro che finisce per subire le conseguenze dell’ira funesta; lui e la Giorgione raus!!! Il sindaco dirotta la stampa, quella accreditata, in sala giunta e lascia fuori, sotto lo sguardo attento del buttafuori di turno, gli indesiderati. Che però restano al loro posto e attendono la fine della conferenza stampa che intanto qualcuno manda in diretta facebook e buona notte al secchio. Non una bella pagina a Palazzo Mosti. Impedire a due persone che sono anche giornalisti, la Giorgione è consulente per la comunicazione de Il Melograno e Il Sale della Terra, appare cosa sgradevole. Anche in questo caso distinguere tra Caritas e “los demas” è impresa di raffinata chirurgia intellettuale e gli effetti non tarderanno a mostrarsi.